La Regione Marche aderisce quest’anno alla campagna europea promossa dal Digestive Cancers Europe per il mese di marzo, definito il mese europeo della consapevolezza sul tumore del colon-retto che si rivolge in particolare ai giovani. I dati mostrano infatti un aumento di questa patologia anche tra le persone al di sotto dei 50 anni. Un mezzo preventivo molto efficace per individuare tempestivamente la malattia è lo screening. In risposta alle nuove evidenze scientifiche di un aumento di casi nella popolazione più giovane, dal 2026 sarà coinvolta anche la fascia d’età 45-49 anni: le Marche sono la prima Regione a farlo. "L’estensione degli screening rappresenta un importante passo avanti nella strategia di salvaguardia della salute dei cittadini – dichiara il vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini – grazie all’ampliamento della platea di popolazione interessata agli screening, si incrementa il numero delle persone che possono accedere ai test gratuiti che permettono di identificare le malattie oncologiche in fase precoce, consentendo trattamenti tempestivi che riducono la mortalità e migliorano la qualità di vita".
Nelle Marche lo screening del tumore al colon-retto coinvolge la popolazione tra i 50 e 69 anni, e viene effettuato con cadenza biennale. Le persone coinvolte ricevono a casa una lettera che include le indicazioni per sottoporsi al test immunochimico fecale, un esame semplice e non invasivo per la ricerca di sangue occulto nelle feci. In caso di positività, sono previsti approfondimenti diagnostici come la colonscopia e, se necessario, un percorso di trattamento e follow-up.