Covid oggi Marche, il bollettino con i contagi del 18 gennaio 2022

Nuovo record di positivi: 7.748, ma solo 658 sono sintomatici. Otto le vittime, tra cui una 56enne e un 57enne. Saltamartini: "Entro fine mese picco in terapia intensiva"

Covid, il bollettino delle Marcge del 18 gennaio 2022

Covid, il bollettino delle Marcge del 18 gennaio 2022

Ancona, 18 gennaio 2022 - Non accenna a fermarsi nelle Marche la cavalcata dei contagi da Covid. Oggi si registra un nuovo record: nelle ultime 24 ore i nuovi positivi schizzano a 7.748, (ieri erano poco oltre i 2000 e il giorno prima 4.923) mentre il tasso di incidenza sale a 2.319,16 su 100mila abitanti. Si tratta almeno in parte anche dell'effetto dei nuovi criteri che sanciscono la diagnosi di positività anche con test antigenici rapidi, effettuati in farmacie, laboratori e strutture convenzionate. 

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Il bollettino dei tamponi

Sono infatti 22.494 i tamponi analizzati complessivamente nelle ultime 24 ore, di cui 19.138 del percorso diagnosi, con una positività del 40,5%. I soggetti con sintomi sono 658, i casi in fase di approfondimento epidemiologico sono 1.782, salgono i positivi in setting scolastico/formativo che sono 62. Sono inoltre 3.154 i contatti stretti di casi positivi, 2.003 in contatti domestici, 31 i contatti in ambiente di vita socialità.

La mappa del contagio nelle Marche

La provincia di Ancona si conferma con quella con più casi, 2.122, seguita da Pesaro Urbino con 1.977, Macerata con 1.392, Ascoli Piceno con 1.097, Fermo con 859 e 301 casi fuori regione. Le fasce di età 25-44 anni e 45-59 sono quelle in cui il contagio circola maggiormente, rispettivamente con 2.100 e 2.045 casi. Ma il virus è ormai presente prevalentemente tra i giovani: ci sono 2.109 casi nelle fasce di età da zero a 18 anni, dei quali 704 tra i bambini 6-10 anni.

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Nelle ultime 24 ore sono state registrate 8 vittime correlate al Covid-19, i più giovani dei quali, una 56enne di San Costanzo (Pesaro-Urbino) e un 57enne di Recanati, quest'ultimo non affetto da altre patologie. Il bilancio dall'inizio della crisi pandemica è ora di 3.327 morti. Lo si apprende dal bollettino quotidiano del Servizio sanitario regionale. 

La situazione dei ricoveri nelle Marche

Sono complessivamente 347 (+4) i pazienti assistiti nei reparti ospedalieri delle Marche e 62 (+11) nei pronto soccorso in attesa di essere trasferiti nei reparti. Nelle terapie intensive ci sono 59 pazienti (-4) e il tasso di occupazione dei posti letto è al 23%; sono 72 (+9) i pazienti nelle aree di semi intensiva e 216 (come ieri) i ricoverati nei reparti non intensivi, con l'occupazione dei posti letto in area medica al 28,5%.   

"Entro fine mese picco di ricoveri in intensiva"

"Le proiezioni sono che tra la prossima settima e quella successiva potremmo raggiungere un picco massimo di ricoveri in terapia intensiva stimato tra 80 e 83. Rispetto agli attuali potrebbero aggiungersi 10 pazienti a Marche Nord e a Torrette", ha detto l'assessore regionale alla Sanità Filippo Saltamartini nel corso della seduta odierna del consiglio regionale rispondendo ad una interrogazione dei consiglieri dem sulla riapertura del Covid hospital di Civitanova Marche.

L'assessore leghista ha fornito una serie di dati relativi alla dotazione di posti letto in terapia intensiva, che sono aumentati di 105 unità (rispetto ai 115 iniziali) dopo lo scoppio della pandemia. "La dotazione iniziale era inadeguata ed è stata potenziata con il decreto legge 34 del 2020 ma dopo l'estate di quell'anno dei 105 posti letto aggiuntivi non ne era stato attivato nessuno- dice Saltamartini-. Per questo a ottobre, con 160 persone ricoverate in terapia intensiva, riaprimmo il Covid hospital di Civitanova Marche con due moduli, da 28 posti complessivi, di terapia intensiva ed un altro modulo per gli infettivi attingendo nella quasi totalità dei casi al personale dell'Area Vasta 3. Vennero bloccate quasi tutte le attività operatorie di quell'Area Vasta che sostanzialmente si è fatta carico della gestione della struttura".

Una situazione molto diversa, secondo Saltamartini, da quella attuale. "Le due situazioni non sono paragonabili- continua- Stamattina sono 64 i posti letto di terapia intensiva occupati nelle Marche e per questo i tecnici non ritengono necessario aprire il Covid center altrimenti si bloccherebbero tutte le altre attività cliniche programmate nella regione".

"Ricordo che ad oggi si possono curare solo persone in terapia intensiva a Civitanova Marche perché mancano i servizi igienici e dunque non è possibile aprire altri moduli oltre ai due, da 14 posti ciascuno, dedicati alle terapie intensive". L'apertura del Covid center di Civitanova Marche verrà valutata solo una volta raggiunto il picco. "Il Covid center è una riserva fondamentale ma in questa fase non si ritiene di aprirlo perché sottrarrebbe risorse umane all'attività non Covid- continua Saltamartini-. Finché non si raggiungono gli 80/83 posti in terapia intensiva il sistema reagisce positivamente prevedendo la cura sia dei pazienti Covid che di quelli ordinari. Nell'ipotesi in cui si superino le 80/83 unità in terapia intensiva è previsto che si possa aprire uno o due moduli nel Covid center di Civitanova Marche gestito però dalle quattro aziende (Asur, Marche Nord, Torrette e Inrca ndr) perché non potrà più avvenire quanto avvenuto precedentemente".