OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Universitari, il rebus degli alloggi. A vuoto oltre metà delle richieste

L’assessore regionale Biondi: "Piano per realizzare 800 nuovi posti letto e finanziamo tutte le borse" .

Ogni anno nelle Marche centinaia di studenti universitari idonei alla borsa di studio restano senza posto letto nelle strutture degli atenei. La domanda cresce, le strutture disponibili non bastano e i contributi spesso non riescono a compensare gli effetti del caro affitti, specie nei centri storici. La Regione, dal canto suo, rivendica una copertura totale del finanziamento delle borse di studio, ma ammette che la questione degli alloggi resta aperta. E sull’uso dei fondi Pnrr si è acceso un confronto tra associazioni studentesche, maggioranza e opposizione in Consiglio regionale.

Nell’anno accademico 2024/2025 sono state presentate 8.106 domande per accedere a posti letto nelle strutture universitarie regionali. Di queste, solo 3.426 sono state accolte dall’Erdis (Ente regionale per il diritto allo studio, ndr), lasciando senza 4.680 studenti. E questo guardando solo ai presidi di Ancona, Camerino, Macerata e Urbino: più della metà delle richieste è rimasta inevasa.

Il tema è arrivato anche in Consiglio regionale con un’interrogazione dei consiglieri del Pd, che hanno chiesto chiarimenti sui fondi del Pnrr e sulla strategia per l’ampliamento della rete di alloggi universitari. A rispondere l’assessore all’istruzione, Chiara Biondi. "Tutti gli studenti idonei hanno avuto accesso alla borsa di studio – ha garantito – e quando non è stato possibile assegnare un alloggio, è stato comunque riconosciuto il contributo sostitutivo". Quanto al nodo degli studentati, Biondi ha spiegato che "sono attivi o in fase di avvio vari interventi". Il piano della Regione prevede infatti la creazione di un totale di circa 800 nuovi posti letto, distribuiti tra Ancona, Macerata, Camerino, Urbino e Fano. "Si tratta di otto progetti finanziati attraverso la legge 338: due con il quarto bando e sei con il quinto", ha fatto sapere l’assessore Biondi.

Ma è sulla questione del Pnrr che lo scontro è più acceso. Se da una parte la consigliera dem Micaela Vitri mette in evidenza la difficoltà degli studenti di accedere a un alloggio, denunciando un problema di fondo nella gestione delle risorse, dall’altra l’assessore Biondi assicura progetti e iniziative in cantiere. "I fondi Pnrr – dice Vitri – rappresentano un’occasione che la Regione avrebbe dovuto assolutamente cogliere per aumentare i posti letto disponibili e garantire un diritto fondamentale, come quello allo studio. Se non ci si può permettere un alloggio, spesso non si può studiare. Non possiamo lasciare che così tanti giovani siano esclusi dall’Università perché non possono permettersela". "Con il Pnrr abbiamo due decreti ministeriali, del 2022 e del 2024 – la risposta di Biondi –. Ci sono già alcuni studentati operativi, anche ad Ancona e Camerino. Inoltre, molte altre progettualità sono in corso, con investimenti importanti da parte dell’Erdis, il nostro ente strumentale".

L’Unione degli universitari, nel report "È tutto sbagliato, il Pnrr sta fallendo", racconta tuttavia una situazione diversa. Stando ai dati Ustat presentati dall’Udu, i nuovi posti ‘Dsu’ (riservati ai servizi del Diritto allo Studio Universitario) creati col Pnrr sarebbero in arrivo solo ad Ancona e Macerata. Nello specifico, si tratterebbe di 19 posti per l’Anconetano e 9 per il Maceratese, a fronte di 8.226 e 10.390 studenti fuori sede presenti. Si coprirebbe perciò, grazie a questa aggiunta, solo il 6,1% e il 5,2% del totale delle richieste, mentre non sarebbero toccate dagli investimenti del Pnrr realtà come Pesaro-Urbino e Ascoli. "Per Ascoli, purtroppo, abbiamo trovato un certo inattivismo negli anni precedenti – ribatte l’assessore Biondi –. Tuttavia, abbiamo già avviato interlocuzioni e individuato possibili soluzioni. Stiamo valutando due ipotesi per Ascoli e una per Pesaro, che potrebbero portare complessivamente a circa 65 posti letto ad Ascoli e ad altri 22 a Pesaro".