Meteorite del 5 marzo: il video nei cieli della Romagna

Emozioni in tutto il Nord Italia per il passaggio del bolide luminoso sabato sera. Ecco il filmato

Una delle immagini del passaggio del meteorite sulla Romagna

Una delle immagini del passaggio del meteorite sulla Romagna

Alle 19:55 di sabato scorso, 5 marzo, una brillante meteora, avvistata da migliaia di persone, ha illuminato i cieli italiani. Il fenomeno è stato osservato soprattutto nel nord e centro Italia ed è stato immortalato, in maniera incredibilmente nitida, da due webcam installate, a Cesena e a Castiglione di Forlì, dall’ideatore del sito web www.meteoforlicesena.it, il 33enne forlivese Manuele Morgagni. "Quando ho appreso dai social che qualcuno aveva visto un fascio di luce attraversare il cielo, ho controllato le riprese delle nostre 27 webcam, installate da un capo all’altro della provincia", ha dichiarato Morgagni. "Ho scoperto così che quella in centro a Cesena e quella a Castiglione, sulla prima collina forlivese, avevano riprodotto fedelmente il passaggio del bolide luminoso".

L'esperto: "I frammenti? Si trovano con la calamita"

Una delle immagini del passaggio del meteorite sulla Romagna
Una delle immagini del passaggio del meteorite sulla Romagna

Secondo gli esperti dell’Inaf (Istituto nazionale di astrofisica), "il meteoroide originale aveva una massa compresa tra i 10 e i 30 chilogrammi. Entrato in atmosfera con una bassa angolazione (15 gradi rispetto all’orizzonte), l’oggetto ha illuminato i cieli per circa 10 secondi, brillando quasi quanto la luna piena". Il percorso del bolide si è sviluppato poco a nord di Perugia, per poi spegnersi nella zona del parco dei monti Sibillini, nelle Marche.

Per quanto imprevedibile, il passaggio di meteoriti – ossia di frammenti di asteroidi, destinati a disintegrarsi dopo l’ingresso nell’atmosfera – nei nostri cieli è assai frequente: ogni anno, se le valutiamo come peso, sulla Terra cadono 40mila tonnellate di meteoriti. Di solito hanno una dimensione di due centimetri e viaggiano a una velocità di decine di chilometri al secondo. Abitualmente si vedono in una regione estremamente piccola, il 50% cadono di giorno e quindi non ce ne accorgiamo. Per i ricercatori è importante indentificare la zona di caduta per studiarne eventuali residui: l’analisi della loro composizione chimica offre elementi utili per capire la formazione del sistema solare.