VINCENZO MALARA
Modena

Concluse le riprese del film girato a Modena "Ci vuole un fisico": presto al cinema

Regista, attori e produzione salutano la città

Le ultime riprese di "Ci vuole un fisico"

Modena, 12 novembre 2016 - Continua la storia d’amore tra la nostra città e il mondo del cinema. Così dopo ‘Master of none’ Modena è di nuovo la superstar di una produzione importante che sbarcherà nei cinema nel 2017. Si sono concluse ieri in centro storico le riprese di ‘Ci vuole un fisico’, opera prima di Alessandro Tamburini (che ne è anche protagonista), tratto dall’omonimo cortometraggio vincitore di molti premi in Festival nazionali e internazionali. Un’avventura, quella di ‘Ci vuole il fisico’, che ha condotto attori e troupe negli angoli più suggestivi sotto la Ghirlandina, compresi alcuni locali noti: dal Mon Café a via Berengario, da corso Cavour a piazza Roma. Quattro le settimane di riprese per realizzare il film prodotto dal Centro Sperimentale di Cinematografia (Csc) con Rai Cinema, il sostegno di Mibact, Regione Emilia-Romagna e la collaborazione di Apapaya - produzioni cinematografiche, Sugar Music, nonché il patrocinio dei comuni di Modena e Formigine.

E come successo a settembre con la serie Netflix di Aziz Ansari, i mezzi della produzione hanno invaso quotidianamente strade e piazze, cercando di limitare al massimo i disagi per passanti e specialmente residenti, costretti in alcuni casi a ‘traslocare’ le loro auto altrove. Il cuore cittadino farà da scenario all’eccentrica e delicata storia d’amore tra Alessandro (Tamburini) e Anna (Anna Ferraioli Ravel). Dopo un incontro fortuito, inizierà per loro una notte speciale tra episodi rocamboleschi, risse e balli sfrenati. Al sorgere del sole i due si troveranno più grandi, più maturi e innamorati. Dopo un mese di riprese, soprattutto notturne, ieri attori, sceneggiatori, responsabili di produzione e troupe al gran completo hanno salutato Modena con un incontro a due passi dall’ultima location allestita in una palazzina di via Berengario. Con loro il sindaco Muzzarelli ancora una volta orgoglioso di vedere «una Modena in movimento»: «La vera notizia - scherza – è prima di tutto l’amore di un romagnolo (Tamburini è di Faenza, ndr) per la nostra città. Le scene sono state filmate in posti bellissimi e continueremo a dare una mano a chi vorrà produrre qui. Non è un caso se investiremo sull’ex Amcm dove Ert aprirà due teatri». Porteranno sempre nel cuore l’ospitalità modenese Tamburini e la co-protagonista Ferraioli Ravel. «Riparto con cinque chili in più – esordisce ridendo il regista/protagonista davanti a telecamere e taccuini –. Questa era la città che avevo in mente fin dalla stesura della prima sceneggiatura e ci sono riuscito». Entusiasta anche la sua compagna di set: «Ve lo confesso: io da Modena non me ne vado, siamo stati troppo bene».

Racconta nei dettagli la genesi della produzione il direttore generale del Csc, Elisabetta Bruscolini: «La nostra mission è fare esordire i nostri ex allievi nel mondo del cinema ed è quello che è successo con ‘Ci vuole un fisico’. Il progetto di Alessandro ci ha appassionato fin dall’inizio e ora dopo il montaggio sosterremo il suo lancio nei cinema. Siamo molto attenti ai registi contemporanei, nonostante sia sempre più difficile trovare le risorse necessarie. Per questa opera sono stati investiti 700mila euro, un budget decisamente contenuto». E dopo la conferenza stampa c’è stato tempo anche per una visita sul set in via Berengario 58 dove è stata filmata una scena corale. Guest star d’eccezione il comitato Anziani e Orti di San Damaso e Sant’Agnese.