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Cronaca

Accordo tra Lapam e Unimore. Dalla didattica agli stage, filo diretto con le imprese

Laureandi e dottorandi, tramite l’associazione, potranno essere inseriti nelle aziende del territorio. Inoltre manager andranno nelle aule per sensibilizzare sul futuro di alcuni settori strategici.

L'accordo tra Lapam e Unimore

L'accordo tra Lapam e Unimore

Modena, 22 gennaio 2025 – In un momento critico per il mondo del lavoro, con le assunzioni al minimo e la fuga dei giovani talenti all’estero sempre all’ordine del giorno, l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Lapam Confartigianato hanno siglato un accordo quadro per la promozione, l’inserimento e la collaborazione tra studenti e imprenditoria. Il progetto, rinnovabile e di durata triennale, prevede infatti la possibilità per giovani studenti e laureandi Unimore di svolgere progetti di ricerca, stage, seminari e conferenze presso sedi associate, soprattutto piccole e medie imprese, con il sostegno di funzionari tecnici e dirigenti di Lapam Confartigianato.

"Da sempre, come associazione, promuoviamo la cultura del lavoro autonomo – afferma Carlo Alberto Rossi, Segretario generale Lapam Confartigianato – abbiamo sempre avuto una forte sensibilità nei confronti del mondo dei giovani, con manifatture aperte, per esempio, tutti gli anni portiamo circa tremila studenti delle superiori all’interno delle nostre aziende; da quest’anno abbiamo voluto rafforzare il nostro legame anche con Unimore e inserire nuove e più importanti iniziative, facendo entrare fisicamente l’università nelle nostre aziende con laureandi e dottorandi, figure sempre più necessarie anche nel mondo delle piccole imprese. E’ un progetto molto tangibile, innanzitutto perché la maggior parte dei giovani modenesi che desidera intraprendere un percorso universitario si inserisce all’Unimore, poi perché il 98% delle aziende registrate alla Camera di Commercio è di piccole o medie dimensioni, quindi è importante dare loro la giusta risonanza".

Allo stesso modo, grazie a questa partnership, funzionari e manager di Lapam Confartigianato si recheranno nelle sedi dell’Università di Modena e Reggio Emilia per sensibilizzare gli studenti sulle criticità e le tematiche attualmente più rilevanti in settori quali manifattura, commercio e servizi produttivi, con una particolare attenzione per la sostenibilità e l’innovazione tecnologica, ma anche per supportarli in iniziative di sensibilizzazione all’autoimprenditorialità, open innovation delle imprese e innovazione sociale nelle comunità socio-economiche e nei territori.

"Far conoscere agli studenti dei corsi di laurea la centralità della piccola impresa è fondamentale – commenta il Pro Rettore Vicario di Unimore Gianluca Marchi – spesso c’è una percezione non precisa dell’importanza e dei contributi che anche realtà più contenute apportano all’economia, quindi portare imprenditori nelle aule universitarie permette ai ragazzi di incrociare direttamente la vera realtà dell’imprenditoria. Le piccole aziende si stanno trasformando, e lo fanno con le persone, i ragazzi e le ragazze che escono dai nostri corsi di laurea e portano competenze nuove".

Un ‘win-win’ che si pone in controtendenza rispetto ai bilanci attuali, e che tenta in questo modo di portare benefici concreti sia nel mondo del lavoro, grazie alle nuove competenze dei giovani talenti, sia alle istituzioni universitarie con progetti concreti e mirati all’accrescimento del know-how, oltre che dell’imprenditorialità.