
Con lui se ne va un autentico pezzo di storia di Spilamberto. Si è spenta venerdì una vera e propria istituzione: Giancarlo Sola, titolare per quasi 50 anni della storica trattoria ‘Da Cesare’ di via San Giovanni. Trattoria che gestiva insieme alla moglie Marica, e che portava il nome del suocero, ‘Cesare’, appunto. Tutti i cittadini di Spilamberto hanno conosciuto Giancarlo: "La sua trattoria era storica, venivano tante persone anche da fuori città per mangiare da loro – ricorda il sindaco Umberto Costantini –. Giancarlo aveva modi particolari di fare, un po’ ‘pittoresco’, ma prima di tutto un uomo di gran cuore. Personalmente, il ricordo che mi lega a lui vede me appena ventenne in cerca di una casa in affitto in centro: è stato lui a darmela, dimostrando così di avere fiducia in me nonostante la mia giovane età". "Chi entrava in trattoria – prosegue un amico – sapeva che per mangiare era necessario arrivare entro le 14 per il pranzo ed entro le 21 per la cena. Altrimenti, potevi avere la tuta dell’operaio o la cravatta del dirigente, ma Giancarlo ti mandava via. Per non parlare dei cellulari: se vedeva i clienti telefonare mentre mangiavano, portava via il piatto! Diceva che altrimenti non avrebbe avuto senso faticare ogni giorno per preparare l’eccellenza della cucina tradizionale modenese". "Mi lascia un amico ed un maestro nel mondo calcistico", chiosa un altro cittadino. Giancarlo infatti era noto in città non solo per la sua attività professionale di ristoratore, ma anche per la sua passione dedicata al calcio giovanile del F.C. Spilamberto 96 A.S.D. "Da giovane è stato un bravo giocatore – spiega Omar Giovanardi, presidente del F.C. Spilamberto –. Un centroavanti, una mezza ala d’attacco. E poi è stato un grandissimo allenatore, soprattutto delle squadre giovanili". Per molti anni Sola è stato presidente della Polisportiva Spilambertese: "Ho di lui un bellissimo ricordo – prosegue Giovanardi –. E’ stato un mio allenatore quando ero ragazzino ed è quello di cui ho più ricordi custoditi nel cuore. Era molto bravo, preparato; la sua ‘specialità’ era allenare i ragazzini: a loro insegnava prima di tutto il senso del rispetto verso gli altri, anche verso gli avversari. Un uomo retto, dai saldi valori. Nonostante fosse in pensione, fino a quando la salute glielo ha permesso, continuava a venire a seguire i nostri allenamenti".
Il funerale, curato dalle Onoranze Funebri di Mattei Stefano, si svolgerà in forma strettamente privata lunedì mattina.
Maria Silvia Cabri