Ma come sta reagendo il mercato in generale? Per l’imprendotre Roberto Guaitoli si tratta di un fattore "che può penalizzarci ‘indirettamente’ perché i mercati sono cambiati, sono molto più attenti agli acquisti e a quello che si spende, come poi sta accadendo anche sul mercato interno, vista la dilagante preoccupazione per la guerra".
Il mercato d’esportazione prioritario per l’azienda è verso l’America "pari al 75%. Poi c’è l’Europa e in misura minore l’Asia".
E negli Stati Uniti "l’effetto della guerra ancora non si sente, ma assistiamo ad una riduzione dei consumi sia pure per diverse ragioni, ad esempio una maggiore attenzione al tema green e ad una differente distribuzione degli acquisti".
Situazione che, peraltro, conclude l’imprenditore, "stiamo riscontrando anche in Italia".