
Autobus, petizione per il sindaco "Delusi dal servizio: serve una svolta"
Una raccolta di firme da portare al sindaco Muzzarelli per tentare di migliorare la situazione del trasporto pubblico locale che secondo il sindacato Usb- Unione sindacale di base e il movimento ’Non una di meno’ è caratterizzato da "carenze nel servizio e nella gestione dei diritti dei lavoratori di Seta e degli appalti affidati a Holacheck, azienda che discrimina e licenzia le figure più esperte per sostituirle con precari sottopagati". Questo si leggeva l’altro giorno, in volantini e striscioni, in piazza Grande dove erano riuniti per la protesta vari aderenti di Usb e ’Non una di meno’. "La nostra iniziativa – spiega l’esponente di Usb Nora Imbimbo – serve per la raccolta firme di una petizione rivolta al Comune: vogliamo segnalare per l’ennesima volta i tanti problemi che ci sono nel trasporto pubblico locale. Così non si garantisce un effettivo servizio pubblico e non si va incontro alle reali esigenze di chi non ha alternative perché non ha l’automobile o non vuole usarla anche per motivi di salvaguardia dell’aria. Purtroppo questo servizio pubblico è stato ridotto e non risponde alle esigenze dei modenesi: non ci sono bus la sera e sono tanti problemi per chi ha una mobilità ridotta". La sindacalista accenna poi ai problemi con Holacheck: "Sono inaccettabili le condizioni di lavoro nelle aziende dell’appalto, appunto a Holackeck, che ha cambiato ai lavoratori il tipo di contratto applicando quello delle pulizie che è peggiorativo. Tanti sono in part time non volontario con perdita di una fetta importante di stipendio e stress per le attività di front e di back office negli stessi luoghi. Una nostra delegata presso questa azienda è stata licenziata con motivi pretestuosi dopo un lungo mobbing". In piazza c’è anche questa lavoratrice: "Sono stata licenziata da Holacheck – spiega Ornella Reta – dopo un anno di soprusi e 17 anni di lavoro alla biglietteria della autostazione delle corriere. Pochi giorni fa abbiamo fatto un incontro a Roma in Parlamento e la deputata del M5S Stefania Ascari ha seguito e denunciato la vicenda. Il problema con l’azienda nasce dai tagli del 2018: chiedevamo di aumentarci le ore lavorate e invece sono stati assunti dei precari sottopagati. Holacheck mi ha fatto molte contestazioni nel tempo e alla fine mi ha licenziato". Per il movimento ’Non una di meno’ ci sono Marcello Pignataro e Luciana Dalla Monte: "Siamo qui per solidarietà con i lavoratori di Seta e soprattutto di Holacheck oltre che per porre l’accento su una mobilità pubblica sostenibile, ecologica, con prezzi accessibili visto che sono i ceti sociali meno abbienti spesso a usare i mezzi di Seta. La questione ecologista è fondamentale in questo ambito: in certe zone e orari è complicatissimo oggi a Modena usare l’autobus. In questo momento di crisi climatica e sociale occorre farsi delle domande".
Stefano Luppi