Baby gang, torna l’incubo: minore picchiato e rapinato. Ecco cosa è successo

Il giovane stava rientrando a casa in zona Policlinico quando è stato affrontato da un branco di coetanei. Sull’accaduto indaga la polizia: pare si tratti del solito gruppo autore di altri fatti violenti

Modena, 16 gennaio 2024 – Era uscito con alcuni amici e, terminata la serata, stava rientrando a casa. All’improvviso, però, si è trovato davanti tre coetanei, tutti di origine straniera, che lo hanno ‘braccato’. Uno dei tre lo ha colpito improvvisamente con un pugno in pieno volto mentre gli altri due si sono appropriati del cellulare.

Torna l'incubo baby gang: un'altra rapina violenta ai danni di un minore
Torna l'incubo baby gang: un'altra rapina violenta ai danni di un minore

Ancora un minorenne vittima di una violenta rapina e, pare, sempre dagli stessi noti autori, ovvero minori non accompagnati di origine tunisina. L’episodio che riaccende l’allarme sul fenomeno è avvenuto sabato in tarda serata. La vittima, un minorenne appunto, pare stesse facendo ritorno a casa dopo una serata trascorsa con gli amici.

Il giovane stava camminando in zona Policlinico quando è stato raggiunto da tre ragazzini che, forse, lo avevano seguito per qualche centinaio di metri in attesa del momento migliore per colpire. Non è chiaro se i tre aggressori gli abbiano detto qualcosa per poter attirare la sua attenzione: quel che è certo è che – in base alla testimonianza del minore – uno del branco lo avrebbe colpito con un pugno in pieno volto.

Nel frattempo gli altri due gli avrebbero messo le mani addosso al fine di sottrargli il telefonino. Sotto choc il minorenne ha poi contattato i propri genitori ed è scattato l’allarme: in brevissimo tempo sul posto sono accorsi gli agenti della squadra Volante della polizia che hanno raccolto – parlando con la vittima – la descrizione dei presunti responsabili.

Nel frattempo i tre sono ovviamente fuggiti ma poco dopo pare che uno degli aggressori sia stato sorpreso dai poliziotti e fermato.

Quel che è certo è che ora sono in corso indagini per risalire a tutti i componenti del branco: si tratterebbe di ragazzini di origine tunisina; minori non accompagnati che in questi mesi sono stati spesso al centro di violenti e vari episodi di cronaca, in particolare nella zona del centro storico.

Proprio per arginare il fenomeno, la polizia di Stato ha organizzato controlli straordinari del territorio e la questura è scesa in campo anche con il recentissimo e cosiddetto Decreto Caivano, che punta a reprimere i fenomeni violenti delle baby gang e l’abbandono scolastico. Il questore ha emesso recentemente sei avvisi orali nei confronti di altrettanti minori ritenuti pericolosi.

Non solo: l’episodio più grave, caratterizzato da un’aggressione quasi letale ha portato a tre arresti. Parliamo dei tre tunisini ammanettati a novembre a seguito di un accoltellamento avvenuto in via Fabriani, accanto all’autostazione. Si tratta di minori accolti in una comunità e che si sono affrontati dopo una rapina.

La stessa vittima dell’accoltellamento è stata recentemente trasferita in carcere poiché per prima si era resa appunto responsabile di una rapina insieme ad un connazionale finito a sua volta in manette. Ora sono in corso accertamenti, da parte degli agenti della squadra mobile, diretta da Mario Paternoster per far luce sull’ennesimo caso di violenza che coinvolge minori non accompagnati di origine tunisina. Gli stessi responsabili dell’accoglienza avevano sottolineato le problematiche legate appunto alla gestione dei ragazzini tanto che spesso le Volanti erano intervenute all’interno delle comunità per sedare violente liti scoppiate tra gli ospiti.