
L'assessore Federico Ferrari
Modena, 25 gennaio 2025 – Parlano di "democrazia selettiva", Sharon Ruggeri, ieri assessore della Giunta Menani e oggi segretario cittadino della Lega, e il consigliere comunale Giuseppe Vandelli. E si scagliano contro l’Amministrazione comunale che, dicono, "oscura l’opposizione, anziché cercare il dialogo". La vicenda, spiegano i due esponenti leghisti, è "imbarazzante" e nasce da "una PEC e 42 giorni di attesa". Sono, la prima e i secondi, "le azioni che sono state rese necessarie per avere la risposta per la concessione di un’autorizzazione per svolgere attività politica in piazza. Peccato che l’autorizzazione sia stata accolta solo parzialmente". La richiesta presentata dalla Lega Sassuolo era "di durata annuale ed è stata negata", mentre è stato concessa, scrivono Ruggeri e Vandelli, per soli due mesi. La motivazione? "A quanto pare l’amministrazione ha intenzione di cambiare regolamenti (o luogo, chi lo sa…) per i banchetti politici che da decine di anni si svolgono in Piazza Piccola. Quindi – aggiungono i due - in maniera preventiva si nega l’autorizzazione ai partiti politici, giocando a fare i bulletti di quartiere". Preso atto del tutto, Ruggeri e Vandelli si augurano "che l’amministrazione chiarisca quanto prima questa grigia vicenda, ma non staremo a guardarci negare alcun diritto. Meglio – concludono i due esponenti della Lega - oscurare l’opposizione che cercare il dialogo". La replica della Giunta non si è fatta attendere.
"Quattro email, una data fissata per un incontro collettivo, due tentativi di contatto telefonico a vuoto: questi sono i numeri che Ruggeri e Vandelli della Lega dimenticano di citare", scrive l’assessore al centro storico Federico Ferrari. "Le quattro email – chiarisce – apiegavano loro che la richiesta, annuale, veniva accolta, ma solo fino al 31 marzo, data entro la quale convocheremo un incontro con tutti i partiti, le liste e i movimenti politici di maggioranza e opposizione per discutere la questione relativa al posizionamento dei banchetti". Discutere, precisa Ferrari, "non imporre: le due telefonate andate a vuoto avevano lo scopo di invitare la Lega all’incontro, come fatto con tutti i partiti, le liste e i movimenti. L’autorizzazione è stata concessa fino al 31 marzo alla Lega come a tutti i partiti: se dall’incontro non emergeranno novità l’autorizzazione sarà confermata fino a fine anno, diversamente sarà concessa nei modi e luoghi stabiliti insieme. Evidentemente – conclcude Ferrari - quanto annunciato dalla Lega sul voler collaborare sui temi che coinvolgono la città, sono parole che cadono per lasciare spazio ad una polemica sterile".