
L’incontro. a Roma al Ministero dell’Industria e del Made in Italy
Sono ore e giorni decisivi per i quasi 250 lavoratori di Mozarc Bellco rimasti impegnati in produzione. Anche l’incontro di ieri a Roma al Ministero dell’Industria e del Made in Italy non è stato risolutivo. Sul tavolo, presieduto da Mattia Losego, responsabile dell’unità di crisi del ministero, alla presenza del neo assessore regionale al Lavoro Giovanni Paglia, dei vertici dell’azienda, di Sernet spa (advisor dalla multinazionale Mozarc), della sindaca di Mirandola Letizia Budri e dei rappresentanti sindacali, sono state esplicitate le tre proposte annunciate a novembre con la manifestazione di interesse. Si tratta di Tianyi Norrdia, Consorzio Frattini (biomedicale) e Bci (fondo industriale di investimenti) a cui si affiancano anche opportunità complementari di impiego da parte di due imprese del settore biomedicale: Euroset, che si è dichiarata pronta ad assorbire 94 lavoratori (26 nel terzo trimestre 2025 e 64 nel 2026) e Livanova (pronta per impiegarne 30 nel secondo quadrimestre 2025).
Si deciderà dove parare in un prossimo incontro già fissato per il 6 febbraio. "La presentazione delle tre offerte in campo per la reindustrializzazione del sito è un importante passo avanti nella vertenza Bellco – ha commentato al termine dell’incontro Paglia –. Ora è fondamentale approfondirle insieme alle parti sociali, per verificarne credibilità e affidabilità, a garanzia delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti".
"E’ ancora presto – ha dichiarato la sindaca di Mirandola Letizia Budri – per commentare la soluzione industriale, che necessariamente dovrà essere accompagnata da un piano sociale, ma il 6 febbraio al tavolo presso il ministero ci saranno anche gli stessi proponenti e questo è un altro aspetto importante". Da parte sindacale c’è cautela perché nessuna delle tre proposte presentate prevede l’assorbimento totale dell’occupazione (diretti, indiretti, somministrati). "Il piano sociale – hanno ribadito Lisa Vincenzi di Cgil e Alberto Soffritti di Cisl – dovrà contenere l’accompagnamento economico per eventuali ricollocazioni verso soggetti terzi, operanti sul territorio, o ipotesi di accompagnamento alla pensione o sostegno a soluzioni di auto-impiego. Dovrà quindi essere chiaro il ruolo di ogni attore, quali saranno i finanziamenti statali e quali quelli regionali, quali gli ammortizzatori sociali e sostegno al reddito e dell’accompagnamento incentivato alla pensione o di altre scelte di carattere volontario".
La proposta Tianyi-NorrDia, che presenta maggiore velocità di implementazione, chiarezza e solidità degli investitori sconta la ricollocazione di parte del personale in un’altra azienda del territorio. Il Consorzio Frattini avrebbe un piano di rilancio del marchio Bellco, ma al momento mancano informazioni sugli investitori. Il terzo soggetto, ovvero Bci, infine, unirebbe continuità e discontinuità di business (batterie in grafene), ma questo alimenta perplessità tra i lavoratori sul rilancio del business.
Alberto Greco