
"Sulle qualità tecniche e le bellezze paesaggistiche di Boscoreale ho pochi dubbi. Rivaleggiamo con le stazioni più blasonate dell’arco alpino. Vorrei però chiedere alla mia comunità: come ce lo immaginiamo tra 10 anni il Centro fondo?". Oreste Capelli, classe 1956, è sindaco di Frassinoro da maggio 2019. Dal municipio più ’alto’ della regione, sintetizza il suo programma di marketing territoriale.
Lei come se lo immagina Boscoreale?
"Frequentatissimo in inverno, vitale e dinamico in estate. È una risorsa turistica che ha potenzialità enormi, ancora inespresse".
Come sfruttarlo al meglio?
"Facendo squadra. Alle tare strutturali della montagna, spopolamento, desertificazione imprenditoriale, invecchiamento, non possiamo sommare gli inutili egoismi".
Se il ristorante accanto alle piste fosse aperto ci sarebbe un’attrazione maggiore?
"Sono ancora in attesa di capire le intenzioni della società immobiliare che ha in mano il ristorante e il maneggio attiguo. Al momento è tutto fermo. Fermo Boscoreale, bloccato Lago Murato a Frassinoro, stessa identica sorte anche al Passo delle Radici, naturale prosecuzione, anche se in terra toscana, del Centro fondo. Un unico proprietario, lo stesso colpevole immobilismo. Le porte del Comune sono aperte, mi aspetto che da parte loro giunga una proposta progettuale degna di questo nome".
Arriveranno soldi anche a Frassinoro con il Pnrr?
"Siamo al lavoro per portarne a casa il più possibile. Chiaro che senza progetti non arrivano i fondi. Per partecipare ai bandi, c’è bisogno di strutture tecniche che un Comune come Frassinoro fatica molto a permettersi. Ma noi non ci arrendiamo".
Un esempio?
"Il bando sui borghi storici. In palio c’è oltre 1 milione di euro. Stiamo poi lavorando per l’ampliamento e la messa in sicurezza dell’asilo ’La Chiocciola dei bambini’ e siamo a buon punto per la riconversione in cohousing della ex scuola di Piandelagotti. Dobbiamo darci da fare tutti insieme, qui e ora".
Generoso Verrusio