VINCENZO MALARA
Cronaca

Bus, stangata sugli abbonamenti agevolati

Rivisti dalla Regione i requisiti: addio alle fasce di reddito e aumenta l’età minima

Bus

Modena, 31 gennaio 2016 - Stangata senza precedenti per gli abbonamenti agevolati di bus e corriere. E a pagare il prezzo più alto (in tutti i sensi) saranno gli anziani. La proroga fino al 31 marzo delle tessere Seta ‘Mi muovo insieme’ già scadute ha silenziato fino adesso i malumori, ma la polemica è pronta ad esplodere appena gli utenti si metteranno in fila per i rinnovi.

A determinare gli aumenti del trasporto pubblico locale– in alcuni casi clamorosi – è stata una delibera regionale di fine novembre in cui sono stati rivisti i criteri delle tariffe agevolate. Tre le novità principali che determineranno sia una riduzione degli anziani aventi diritto che, per i ‘sopravvissuti’, un esborso maggiore rispetto agli ultimi due anni in cui i valori erano rimasti pressoché immutati.

La prima modifica corregge l’età per l’accesso agli sconti, passata da 63 a 65 anni per gli uomini e da 58 a 63 anni per le donne: in pratica chi nel 2015 era considerato ‘vecchio’ si ritroverà improvvisamente ringiovanito ma senza l’agevolazione. Altro cambiamento è l’obbligatorietà della dichiarazione ISEE (prima bastava l’autocertificazione), che non deve essere superiore a 15mila euro per nucleo familiare (prima era 18mila). Terza novità, che determinerà il vero salasso, la scomparsa delle fasce di reddito che fissavano i costi progressivi dei titoli annuali di viaggio.

Dal 1° gennaio esistono solo due prezzi applicati: 147 euro per gli abbonamenti extraurbani e 216 per quelli cumulativi (comprendenti le corse urbane). Ancora da definire, invece, modalità e criteri per i bus urbani (Modena, Carpi, Sassuolo), per dare modo ai Comuni di trovare un’intesa sulla base delle risorse messe a disposizione dalla Regione. Non a caso Seta ha prorogato la validità degli abbonamenti agevolati ‘Mi Muovo Insieme’ con scadenza compresa tra il 31 dicembre 2015 ed il 31 marzo 2016 fino al 31 marzo 2016, congelando rinnovi e nuove attivazioni.

Di quanto è la stangata effettiva? Bastano pochi esempi: nel 2015 gli anziani che rientravano nella fascia A – più dell’80% secondo Amo – spendevano 60 euro per una tessera annuale extraurbana Seta, 95 euro per la cumulativa e 70 euro per le corse urbane a Modena (60 per Carpi e Sassuolo). Nella fascia B i costi erano rispettivamente 105, 145 e di nuovo 105 per l’abbonamento urbano.

E ora? Le tariffe sono state tutte livellate alle massime precedenti, ritoccate, come se non bastasse, all’insù di un euro (in pratica la vecchia fascia di reddito D): detto fatto chi pagava solo 60 euro per gli abbonamenti extraurbani nel 2016 sborserà 147 euro, più del doppio. Stesso discorso per i cumulativi: i più ‘poveri’ a cui bastavano 95 euro per usufruire dei trasporti pubblici in tutta la provincia, quest’anno (se potranno permetterselo, sia chiaro) dovranno trovare 216 euro nel portafoglio. Occhio e croce (in attesa di comunicazioni ufficiali da parte di Seta) il medesimo incremento riguarderà gli abbonamenti urbani: l’anno scorso a Modena la fascia A pagava 70 euro e la D (la probabile nuova tariffa) 178 euro. Salvo sorprese, quindi, anche per gli anziani abituati a prendere i mezzi solo in città il salasso sarà ‘terrificante’.