Cadavere carbonizzato Modena, sospetti su un maniaco seriale

Giallo di San Donnino, l’uomo che ha violentato, ucciso e bruciato la vittima avrebbe stuprato anche altre donne AGGIORNAMENTO Omicidio Modena, ecco l'identikit del maniaco seriale

Il luogo del rinvenimento del corpo carbonizzato

Il luogo del rinvenimento del corpo carbonizzato

Modena, 9 ottobre 2018 - Lo hanno individuato. i carabinieri, coordinati dal procuratore capo Lucia Musti e dal pubblico ministero Claudia Natalini, hanno chiuso il cerchio delle indagini partite il 10 settembre scorso, quando, a seguito di una segnalazione di un ciclista di passaggio, a ridosso del percorso natura sul Panaro a San Donnino, è stato trovato il cadavere carbonizzato di una giovane donna (presumibilmente violentata, uccisa sul posto almeno una decina di giorni prima).

AGGIORNAMENTO Omicidio Modena, ecco l'identikit del maniaco seriale

Questa mattina alle 10, al comando provinciale dei carabinieri in via Pico della Mirandola, gli inquirenti forniranno un quadro più dettagliato degli ultimi sviluppi, decisivi, del macabro delitto. C’è già, però, un elemento importante che trapela, finora inedito: l’uomo ritenuto essere l’autore dell’omicidio è indiziato anche di ulteriori gravi crimini. Si parla di violenza sessuale e sequestro di persona ai danni di altre donne, sia italiane che straniere.

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Il riserbo in merito è però totale e soltanto questa mattina si conoscerà un quadro più definito della situazione. Che gli inquirenti fossero quasi da subito (VIDEO) sulle tracce del presunto autore dell’omicidio era trapelato già nei giorni successivi al rinvenimento. In particolare era emerso di un sopralluogo degli uomini del Ris di Parma a Savignano sul Panaro, luogo dove risiederebbe una persona sospettata. La notizia risale al 19 settembre scorso, ma il sopralluogo è avvenuto già prima.

Oggi i carabinieri, col neo comandante del nucleo operativo Stefano Nencioni, e procuratore capo spiegheranno se quella pista sia stata o meno confermata. La salma della donna (che sarebbe stata identificata come una straniera sulla trentina) è stata notata, come detto, da un ciclista che quel 10 settembre, verso sera, transitava lungo il percorso immerso nella natura. Non si è escluso, da subito, che la vittima possa essere una prostituta. A questo proposito, va detto che il luogo del rinvenimento è decisamente conosciuto per essere un ‘punto di riferimento’ sia per gli scambi di coppia che per attività di sesso a pagamento.

Un elemento che carabinieri e procura hanno inevitabilmente preso in considerazione per dare il via ai primissimi passi dell’indagine. Dove poi questi abbiano portato al momento non si sa, ma è soltanto questione di ore. Perché di certo anche gli ultimi elementi che chi indaga aspettava sono arrivati e il cerchio delle indagini pare essersi chiuso, almeno sul nome ed il volto del possibile assassino.