Modena, 26 settembre 2024 – “La prima cosa da fare è assicurare ai nostri studenti un trasporto pubblico scolastico all’altezza del nostro territorio, da Finale Emilia a Fiumalbo, in grado di consentire e garantire i collegamenti con le scuole, perché è anche su questo che misuriamo la qualità delle nostre comunità. Avremo sicuramente tempo per comprendere a fondo le ragioni delle criticità di questo inizio d’anno scolastico, ma quello che famiglie e studenti ci chiedono oggi sono soluzioni, tempestive e concrete”.
È questo quanto sottolineato dal presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia in merito alle criticità emerse sul trasporto pubblico locale all’indomani dell’avvio dell’anno scolastico, che ha comportato disservizi sulla rete provinciale, con particolare riferimento al sovraffolamento e al ritardo dei mezzi in orario scolastico. Braglia ribadisce che “la Provincia di Modena ha convocato per i prossimi giorni l’incontro periodico con i dirigenti scolastici, l’ufficio provinciale, Amo e Seta, che come ogni anno in questo periodo diventa l’occasione per un confronto risolutivo anche sul tema del trasposto scolastico, oltre che fare il punto sulla situazione dell’edilizia acolastica e della convenzione tra Provincia e istituti scolastici per la manutenzione delle strutture.
“Ho appreso – aggiunge Braglia – che il presidente di Seta Cirelli sarebbe pronto a rimettere il proprio mandato. Credo che oggi serva anzitutto risolvere la situazione, facendo tutti quanti noi lo sforzo di metterci dalla parte della soluzione, per dare risposte rapide e certe ai cittadini”. Per quanto riguarda la composizione societaria di Seta, l’assemblea dei soci pubblici modenesi di Seta comprende la Provincia di Modena e i 47 Comuni del territorio e detiene il 25 per cento delle quote di capitale sociale, mentre il restante 25 per cento appartiene al Comune di Piacenza e al Consorzio Act di Reggio Emilia. Le restanti quote societarie, pari al 49,5 per cento, sono suddivise tra Herm Srl e Tper Spa.
Sul caos trasporti – che è rimasto tale e quale nonostante gli ultimatum delll’assessore Paolo Zanca che evidentemente non ha sortito alcun effetto – interviene anche la consigliera regionale Giulia Gibertoni che presenta una nuova interrogazione. “Bus strapieni, corse saltate, affollamenti inverosimili alle fermate, in particolare quelle utilizzate dagli studenti. Ai cittadini era stato detto che all’apertura dell’anno scolastico i disservizi sarebbero stati azzerati, con investimenti reali sul personale. Come era facile prevedere - rimarca la capogruppo - il continuo esodo di autisti da Seta (per gli stipendi bassi e gli orari massacranti), che ormai ha assunto i connotati di una fuga inarrestabile, unita alla mancanza di politiche di programmazione ha avuto ripercussioni gravissime sui servizi erogati. La mancanza di autisti - sottolinea - porta al continuo taglio di corse nel bacino modenese, le iniziative introdotte da Seta per far fronte alla grave carenza di personale si sono rivelate inefficaci con il risultato che la riduzione complessiva della capacità di trasporto arriverà a breve al 20 per cento”. “Disservizi – prosegue Gibertoni – che hanno spinto ad intervenire anche il sindaco di Modena e l’assessore competente, portando il presidente di Seta a mettere a disposizione il proprio mandato. Una situazione che inevitabilmente disincentiverà altri cittadini ad avvicinarsi a questa modalità di trasporto, al contrario rispetto a quanto previsto a livello regionale”.
La consigliera tira quindi in ballo la Regione Emilia-Romagna: “C’è indubbiamente anche una problematica regionale, dovuta alla mancanza di reali investimenti sul personale del trasporto pubblico, in particolare nel modenese”.