BARBARA MANICARDI
Cronaca

Casa Maria Luigia diventa albergo diffuso: rivoluzione a San Damaso

Il Consiglio comunale ha dato il via libera allo schema di convenzione tra l’Amministrazione e la Società Francescana di Massimo Bottura

Massimo Bottura presso Casa Maria Luigia

Massimo Bottura presso Casa Maria Luigia

Modena, 9 marzo 2024 – Casa Maria Luigia, la dimora storica di proprietà della Società Francescana di Massimo Bottura e Laga Gilmore, in stradello Bonaghino a San Damaso, diventerà un albergo diffuso attraverso la rigenerazione e valorizzazione di una serie di fabbricati esistenti nel complesso che saranno destinati ad attività di ricezione turistico-alberghiera.

Il Consiglio comunale ha approvato infatti la delibera sullo lo schema di convenzione della durata di cinque anni da stipulare con la proprietà, illustrata dall’assessora Anna Maria Vandelli.

"Con questo progetto – ha affermato l’assessora – diamo avvio a un nuovo modello di attività economica in territorio agricolo che crediamo essere di massimo interesse per la città e il territorio, ampliando il brand dell’agroalimentare ed estendendo a ulteriori luoghi rispetto a quelli urbani tradizionali la possibilità di svolgere attività turistiche ricettive. Il progetto di albergo diffuso presentato, infatti, valorizza e utilizza tutti gli edifici presenti in forte connessione con il territorio, cioè senza snaturarne il contesto e anzi valorizzando il territorio rurale e le sue eccellenze grazie alla costruzione di una sorta di circolarità tra la produzione dei prodotti dell’orto, del miele e dell’aceto e il loro impiego nella ristorazione. L’intervento – ha proseguito – presenta un interesse pubblico, in ragione dell’ampliamento dell’offerta di ristorazione ed alberghiera di elevatissima qualità, della promozione delle condizioni di attrattività del sistema locale, della valorizzazione delle eccellenze gastronomiche e tecnologiche del territorio, oltre che della rigenerazione dei fabbricati esistenti con una altissima qualità architettonica e paesaggistica".

In particolare, gli interventi, in applicazione del Pug, mirano al recupero e alla valorizzazione del complesso immobiliare Casa Maria Luigia, di notevole interesse storico, composta da diverse costruzioni, tra le quali la Villa Padronale di impianto ottocentesco già dedicata ad attività di affittacamere, l’Acetaia, l’ex Stalla (ora abitazione) con caratteristiche costruttive tipologiche della campagna emiliana e altri fabbricati sorti in epoca più recenti che completano l’antica proprietà. È previsto quindi principalmente il restauro, risanamento conservativo e la ristrutturazione conservativa dei fabbricati esistenti, oltre a un modesto ampliamento, pari a un massimo del 10 per cento delle superfici già edificate, come previsto dalla normativa, con spazi coperti da destinare ad attività complementari, quali spazi espositivi o servizi.

Vandelli ha quindi spiegato che l’intervento verrà realizzato in quattro stralci funzionali, ognuno dei quali interesserà differenti edifici e sarà accompagnato da differenti titoli abilitativi. In particolare, i primi tre stralci prevedono cambi di destinazione d’uso: il primo riguarda la ristrutturazione di tipo conservativo di due edifici da destinare in parte a ristorante e in parte a spazi eventi/esposizioni come attività complementari alla ristorazione; il secondo prevede il restauro e risanamento conservativo di un edificio dependance destinato ad albergo, oltre a un secondo edificio destinato a scuola di cucina e a una piscina; il terzo stralcio prevede la conversione ad uso alberghiero dell’edificio residenziale (villa e relativa attività di ricezione - B&B), la manutenzione degli edifici destinati a magazzino e acetaia, oltre alla realizzazione di edifici di servizio minori, quali corpi per impianti tecnologici, servizi esterni, capanni per ricovero attrezzature di manutenzione del parco; il quarto, infine, riguarda la realizzazione di un nuovo spazio espositivo multifunzionale.