PAOLO TOMASSONE
Cronaca

Ceccarelli: "Così i robot ci aiutano a operare"

Il direttore della Chirurgia pediatrica: "La tecnologia ci consente movimenti prima impossibili e immagini 3D ingrandite fino a 10 volte"

di Paolo Tomassone

Ha consentito alla chirurgia di compiere incredibili passi avanti, impensabili fino a qualche anno fa. Ma c’è una cosa che il robot in ospedale non potrà mai sostituire: è il momento in cui il medico si trova davanti ai genitori di un neonato o di un adolescente che sta per subire un intervento molto delicato. "È un compito e un impegno veramente delicato: dobbiamo prendere decisioni che avranno ripercussioni per tutta la vita di quel bambino". È in quell’attimo che gli otto chirurghi del team della Chirurgia pediatrica dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena dimostrano tutta la loro professionalità e sensibilità. Un reparto – come ama definirlo il direttore Pier Luca Ceccarelli – che assomiglia a un "accessorio di lusso dentro un’auto di lusso". Oggi festeggia i mille interventi. E cra che è stato ‘ingaggiato’ anche il robot pensa al raddoppio già dal prossimo anno.

Dottor Ceccarelli, perché questo paragone con gli accessori e le auto di lusso?

"È un termine che siamo abituati a sentire quando ci rechiamo per lavoro nei paesi anglosassoni. Mi piace perché interrompe quella brutta abitudine a considerare quella pediatrica una chirurgia di ‘serie B’. In un ospedale generalista il chirurgo pediatra viene coccolato, come un accessorio di lusso, perché i pazienti che tratta non devono solo essere curati ma anche coccolati".

In ospedale ci sono specialisti per ogni tipo di malattia, voi invece…

"Noi siamo ‘chirurghi totali’, operiamo l’esofago, il polmone, le vie urinarie, i genitali; l’unico intervento che non eseguiamo è quello al cuore e al cervello. I nostri sono pazienti molto delicati e preziosi per l’età e per la patologia malformativa. Basti pensare che possiamo trovarci di fronte a un bimbo che pesa 800 grammi o a un adolescente che pesa 100 chili. Per questo, oltre alla professionalità di ciascuno di noi, occorre un’attrezzatura tecnologica piuttosto consistente".

In questo vi può aiutare il robot.

"È una tecnologia straordinaria, che ci porta avanti nel trattamento delle piccole dimensioni e della precisione. Avevamo già beneficiato dei grandi vantaggi introdotti con la laparoscopia, ora con la robotica i vantaggi sono aumentati ancora. Il privilegio è di operare all’interno di un ospedale generalista e di poter contare sull’esperienza dei chirurghi specialisti dell’adulto che ci aiutano e ci guidano nell’uso di queste strumentazioni".

In cosa migliora il lavoro in sala operatoria con l’ingresso del robot?

"Tenga presente che la nostra mano ha cinque gradi di libertà e compie un certo tipo di movimenti. Con la laparoscopia abbiamo quattro gradi di libertà: abbiamo grandi vantaggi per i pazienti, ma i chirurghi sono più limitati nei movimenti. Con i robot arriviamo a nove gradi di libertà: la rotazione della mia mano può essere proiettata di 540 gradi, un giro e mezzo della mano per intenderci. Inoltre possiamo avere un’immagine in 3D ingrandita fino a dieci volte: è una cosa straordinaria".

Quindi con il robot è diventato molto più semplice operare?

"Diciamo che è un modo differente di operare rispetto la laparoscopia. Possiamo prendere come esempio il tennis e il ping pong: nel primo giochi di braccio e nel secondo giochi di polso. Il robot ti fa lavorare come se avessi l’ago tra le tue due dita, cosa che non avviene invece con la video-laparo-chirurgia. Utilizziamo, come è naturale, nuovi sensi che col tempo si dovranno integrare con altri sensi. Questo ci spinge sempre più a migliorare".

Per questo servirà tanto allenamento.

"Certo, per questo ci formiamo in continuazione anche con l’impiego del simulatore a Baggiovara in grado di riprodurre su un computer il contesto di un intervento chirurgico vero e proprio. È una sfida continua per me e i miei collaboratori. Ma la strada è segnata, il futuro sarà quello di aumentare ancora di più il numero degli interventi con la robotica".