"Ciao Fabio, sei stato un esempio per tutti"

Pievepelago, una folla commossa al funerale dell’allenatore del Crp Capasso, morto in seguito a complicazioni dopo un infarto

"Ciao Fabio, sei stato un esempio per tutti"

"Ciao Fabio, sei stato un esempio per tutti"

"Papà sarai l’angelo invisibile della famiglia", il saluto ieri dei figli a Fabio Capasso, il 44nne di Pievepelago scomparso lunedì in conseguenza a complicazioni post operatorie dopo un infarto del miocardio. Una immensa folla gli ha dato l’ultimo saluto ieri mattina nella chiesa parrocchiale di S.Andreapelago, stringendosi alla compagna Serena, ai figli Erik, Sebastian e Gioele, ai genitori Giuliana e Antonio, alla sorella Alessandra ed ai parenti, tutti molto apprezzati in zona. Sul feretro la sciarpa e fiori bianco-azzurri della locale soc. Crp Bortolotti di Pievepelago, dove cui era stato calciatore e dove ora allenava la categoria dai 13 ai 14 anni. I dirigenti, tecnici e giocatori delle varie squadre del Crp Bortolotti e di altre società sportive appenniniche hanno fatto da ala al feretro, portato dai volontari della Fraternita di Misericordia di Pievepelago di cui Fabio faceva parte assieme al padre Antonio attivissimo soccorritore. Non solo la chiesa ma tutto il sagrato ed il vicino piazzale erano gremiti per la funzione religiosa celebrata da don Luciano Benassi. Al termine una serie di commossi ricordi che hanno dimostrato come Fabio Capasso avesse ’seminato’ molto bene nella comunità. Paolo Bosi, a nome della Vaccari e Bosi di Pievepelago dove Fabio svolgeva mansioni di caporeparto meccanico, ha ricordato i suoi 25 anni di "instancabile e tenace impegno lavorativo" in un contesto d’apprezzamento anche per le sue doti umane. Doti rimarcate all’altare sia da suoi giovani calciatori che da dirigenti del Crp Bortolotti per i quali "Fabio resterà sempre un esempio da seguire, per il valore dei suoi insegnamenti tecnici ma soprattutto di comportamento leale sia in campo che fuori". Una rappresentanza di studenti dell’Istituto Comprensivo ha lanciato messaggi di solidarietà e speranza per i compagni Sebastian e Gioiele. Mentre l’associazione Carabinieri alto Frignano ha reso omaggio a Fabio che "ha seguito i valori dell’Arma sia nel servizio militare che dopo". Valori dimostrati anche nel volontariato presso la Fraternita di Misericordia.

Il cugino Davide Riccio ha infine incoraggiato i familiari nel continuare a sentire Fabio sempre presente tra di loro. Così come hanno scritto i figli più giovani: "Papà come sulla terra ci hai guidato nei nostri primi passi, ora dal cielo guidaci nel giusto sentiero della vita, angelo invisibile della famiglia". Presenti alla cerimonia autorità locali, un picchetto d’onore dei Carabinieri, volontari soccorritori e rappresentanti squadre calcio, sci ed altri sport di tutto l’Appennino. E soprattutto tanta ‘gente comune’ che aveva apprezzato Fabio ‘sempre disposto a dare una mano quando qualcuno aveva bisogno".

Giuliano Pasquesi