REDAZIONE MODENA

Ciao Robert, giornalista con i fiocchi

Robert e anche Bob. Per molti, in redazione, negli anni novanta era soprattutto Robert. Per quella sua aria e quell’aplomb un po’ inglese, per quel suo parlare sempre misurato, asciutto, però colmo di professionalità e buon senso, uno che non potevi nemmeno pensare di prendere sottogamba; uno che rifletteva e faceva riflettere; un giornalista coi fiocchi. E un amico, anche per me che in redazione andavo e venivo di straforo, perché ero prima di tutto un insegnante, con la passione del giornalismo. E, come lui, con la passione per la storia: lui, soprattutto, quella legata al secondo conflitto mondiale; io per la storia di Modena. Ci legava, pure, la passione per la letteratura. Dopo il pensionamento e fino al manifestarsi della sua malattia, ci siamo sentiti. Poi un giorno, al telefono, mi ha detto che stava veramente male. E non ci siamo più, né visti, né sentiti. Caro Robert, tu ora sai che spesso mi sei venuto in mente, che spezzoni dei nostri incontri e colloqui in redazione, io li tengo vivi dentro di me. Ciao, Roberto G. Rolando, amico nostro. Gian Carlo Montanari