
Code in farmacia. Una farmacista al lavoro (foto generica)
Da giorni i social raccolgono proteste dei cittadini per le lunghe attese cui sono costretti quando si recano a prendere medicinali alla farmacia dell’ospedale Santa Maria Bianca di Mirandola. "L’attesa è lunga, e c’è chi è costretto a chiedere una ora o due di permesso lavorativo" dichiara una utente. "Ci sono code la mattina e il pomeriggio. È raro vedere poca gente, anche se ad ottobre andava meglio. Vengo qui ormai da quattro mesi" commenta un altro utente. "Anche un’ora o più di attesa per ritirare un farmaco che, nella maggioranza dei casi può essere acquistato solamente lì e non nelle normali farmacie" lamenta un terzo. "Confermo lunedì scorso avevo 29 numeri di elimina coda davanti" incalza un altro utente.
E’ un susseguirsi di rimostranze elevate in questi giorni per il funzionamento del servizio. "Il personale è professionale, premuroso e gentile, il problema non dipende certo da loro. Tuttavia, se fossero in più unità, anziché in due o tre, magari i tempi si ridurrebbero di parecchio" ci tiene a far sapere una quarta utente. Le proteste sono talmente tante che sono giunte anche all’orecchio dell’amministrazione comunale, che al problema ha dovuto dedicare un articolo sull’ultimo numero de "L’Indicatore", il periodico del Comune. L’organico della farmacia è composto da quattro persone ed è attivo attraverso 2 sportelli, che nei momenti di maggiore afflusso diventano anche 3. Secondo l’Azienda Usl il personale è "adeguato".
Ma resta incomprensibile come possano determinarsi questi disagi. Sono state fatte disparate ipotesi al riguardo come che il recente attacco hacker ai servizi informatici dell’Ausl di Modena possa avere influito sulla ricerca delle prescrizioni e dei farmaci. Tanti però non paiono convinti di questa spiegazione. "L’allungamento dei tempi d’attesa a cui si è assistito nei giorni scorsi – si giustificano dall’Ausl - è stato determinato da un iper afflusso straordinario di cittadini registrato nelle prime due settimane dell’anno".
E ancora: "La particolare concentrazione di utenti nel periodo postfestivo – prosegue Ausl –, per quanto prevedibile e prevista, con l’attenzione posta al rinforzo dell’organico negli orari di maggior afflusso, ha superato ogni aspettativa. Confrontando gli accessi delle prime due settimane del 2024 con quelli dello stesso periodo del 2023, - prosegue l’Ausl - si evidenziano infatti incrementi fino a oltre il 50%. In particolare, nella seconda settimana di gennaio di quest’anno (dall’8 al 13) sono state servite 1.102 persone, mentre nella stessa settimana dello scorso anno (a parità di giorni lavorativi, dal 9 al 14 gennaio) erano state 720. Il picco giornaliero è stato registrato lunedì 8 gennaio 2024, con ben 234 accessi: in sostanza è stata servita una persona ogni due minuti".
A sua parziale giustificazione si fa presente che la medesima farmacia rifornisce anche i reparti interni ed i servizi territoriali e questo può distrarre in momenti l’attività degli operatori. Restano, però, dubbi sulla adeguatezza del personale preposto alla farmacia, perché i disagi non sono terminati ed erano segnalati anche precedentemente al periodo post Epifania. Un ditattito che rischia di ripetersi anche nelle prossime settimane se non viene potenziato il servizio.
Alberto Greco