Coronavirus, contagi a Modena e nel distretto

Aumentano i ‘positivi’ carpigiani, nuovi casi tra Sassuolo e Maranello

Coronavirus, aumentano i contagi nella provincia di Modena (Foto Ansa)

Coronavirus, aumentano i contagi nella provincia di Modena (Foto Ansa)

Modena, 28 febbraio 2020 - Non solo Carpi. Ieri l’ondata Coronavirus ha tracimato e ha raggiunto anche altri territori della nostra provincia, il distretto ceramico e il capoluogo. E’ stata l’Ausl, intorno all’ora di pranzo, a fare il punto della situazione: la giornata ha fatto registrare dieci nuovi casi, per la maggior parte legati al ‘paziente uno’, il manager dell’azienda Garc di Carpi, primo contagiato tra Secchia e Panaro. Vediamoli nel dettaglio. All’uomo, 62enne, si erano aggiunte tra martedì e mercoledì altre sette persone, per lo più parenti. Ieri il conto complessivo è arrivato a 14. Sono risultati positivi al test tre uomini (di 27, 42 e 56 anni) e quattro donne (23, 17, 49 e 55 anni), tutti legati al manager. Del gruppo carpigiano – anzi, di tutti i contagiati modenesi – l’unico che ancora versa in condizioni serie è proprio il paziente uno, ricoverato in terapia intensiva. Tra i contagiati individuati in un secondo momento, cinque sono già stati dimessi dall’ospedale.

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E’ evidente che Carpi resta il ‘focolaio’ della nostra provincia. E qui, ieri sera, l’Ausl, di concerto col Comune, ha sperimentato una nuova modalità di ‘indagine’ per ricostruire il percorso fatto dal Coronavirus. E’ comparso sui social un avviso che recità così: ‘Hai sintomi respiratori (tosse, febbre, raffreddore, difficoltà respiratorie) e hai frequentato, sabato 22 febbraio dalle 14 alle 16 circa, la Piscina comunale di Carpi? Oppure hai trascorso la sera di sabato 22 febbraio dalle 23.30 alle 2 circa, presso la discoteca Duende di Carpi? Non andare in ospedale, stai a casa in isolamento e scrivici a carpi@ausl.mo.it o telefona allo 059.3963663 (attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18 e sabato dalle 8.30 alle 13). In caso di emergenza chiama il 118’. Un messaggio dall’obiettivo molto chiaro: raggiungere, tramite i media più capillari (i social network) coloro che si rispecchiassero in queste due condizioni – quindi non solo chi ha frequentato questi luoghi in quei momenti: ci si rivolge a chi presenta anche i sintomi –, in particolare, gli utenti più giovani. L’Ausl ne approfitta per ribadire anche che "chi viene contattato dalla sanità pubblica non deve allarmarsi, ma rispettare l’indicazione dell’isolamento obbligatorio, ciò anche a protezione delle persone più fragili, le più a rischio di contrarre forme gravi".

Spostandosi nel distretto ceramico, qui come anticipato i contagi sono tre. Partiamo da Sassuolo. Il virus è arrivato nella città della piastrella tramite un lavoratore 56enne che risiede abitualmente a Brescia, dove lavora, e torna a casa nel weekend. L’uomo, una volta rientrato, si è subito rivolto alla sanità pubblica, riscontrando alcuni sintomi ‘tipici’ del virus. Le uniche persone con cui ha avuto stretti contatti sarebbero i famigliari. E infatti il padre, un 88enne, è risultato positivo al tampone. Il lavoratore – fa sapere l’Ausl – è attualmente ricoverato, mentre il padre e gli altri contatti, già individuati, sono in isolamento e al momento asintomatici.

Venendo al terzo caso ‘extra Carpi’, si tratta di un reggiano del 1995 che lavora in un’azienda di Maranello. Per lui la ricerca dei contatti è in corso e si sta approfondendo anche il percorso fatto dal virus, alla ricerca dell’origine del contagio. Lo stesso discorso vale per l’ultimo contagiato registrato ieri, un uomo di 61 anni residente nel capoluogo ma occupato in provincia di Reggio Emilia. In questo caso pare ci sia un legame col focolaio lombardo. Doveroso ricapitolare le loro condizioni: a ieri sera l’unico contagiato in serie condizioni era il paziente uno, il manager carpigiano ancora in terapia intensiva.

Come ogni giorno, anche l’assessore regionale alla Sanità Sergio Venturi ha fatto un bilancio della situazione. "Tra i modenesi – ha detto – ci sono tre persone sulle quali, per motivi differenti, dobbiamo approfondire la questione dei contatti. Ma, come è accaduto finora, sono fiducioso che tutto possa essere comunque ricondotto – ha chiuso – al focolaio lombardo".

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