Coronavirus Modena, Intersurgical. Il genio raddoppia le cure

Hanno fornito le apparecchiature necessarie per ’attaccare’ due pazienti allo stesso ventilatore. Il prototipo, già testato, fa scuola

Coronavirus, il doppio ventilatore è stato testato al Sant'Orsola (foto Imagoeconomica)

Coronavirus, il doppio ventilatore è stato testato al Sant'Orsola (foto Imagoeconomica)

Modena, 20 marzo 2020 - In sole 48 ore hanno messo a punto un prototipo di ventilatore che può ‘servire’ due pazienti affiancati, già testato con successo al Sant’Orsola di Bologna. Il merito va alla mirandolese Intersurgical che ha fornito i materiali e, ancor prima, alla ‘creatività’ di due professori italiani, in prima linea in queste settimane contro il Covid 19: Marco Ranieri dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna (video), e il collega Alberto Zanella del Policlinico di Milano. Due luminari impegnati da anni sul fronte del trattamento delle diverse forme di insufficienza respiratoria acuta, di ventilazione respiratoria, di circolazione extra-corporea. L’insufficienza di ventilatori nelle terapie intensive degli ospedali italiani, necessari per i malati di Coronavirus, ha fatto sì che i due luminari studiassero una sorta di marchingegno per sdoppiare i ventilatori.

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‘Il bisogno aguzza l’ingegno’, recita il motto, e i due professori sono riusciti a raggiungere lo scopo. La mente da una parte , e il braccio dall’altra. In loro aiuto, infatti, è arrivata la Intersurgical spa, la multinazionale inglese con sede a Mirandola, che attraverso la partecipata Starmed produce i caschi per la ventilazione. Dalla sede mirandolese, l’ad Stefano Bellarmi tuttavia fa sapere: "Noi non abbiamo alcun merito se non quello di aver fornito i nostri componenti, connettori e circuiti di respirazione, ai due professori, veri ideatori dei ventilatori sdoppiati. La stessa cosa – precisa – l’ho spiegata poco fa al Governatore Stefano Bonaccini. Noi forniamo soltanto i ‘mattoncini Lego’, i due clinici li hanno assemblati, e in questo modo, con un solo macchinario riescono a ventilare due pazienti".

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I due professionisti , a tempo di record, e in pochissime ore, non solo hanno messo a punto il loro improvvisato dispositivo, ma possono addirittura fare scuola a livello nazionale. Negli ospedali italiani, si potrà così supplire alla carenza di ventilatori con la tecnica studiata e messa a punto al Sant’Orsola, e tra gli addetti ai lavori c’è già chi parla dei ‘ventilatori del futuro’, uno per due pazienti affiancati. Metodo che potrebbe rivelarsi fondamentale per moltiplicare i posti letto in terapia intensiva. Il commissario straordinario per l’emergenza Covid 19, l’ex assessore regionale Sergio Venturi ieri, nel corso della conferenza in streaming, ha lodato l’operato della Intersurgical, la quale tuttavia ha subito precisato che il merito "non è nostro".

Il circuito innovativo, che permette di utilizzare un ventilatore polmonare per più pazienti contemporaneamente, è una delle belle notizie che consentono, pur nel dramma nazionale e mondiale, di sperare che la lotta contro il Covid 19 potrà essere prima o poi vinta. Venturi, sull’onda del primo test positivo, sperimentato al Sant’Orsola, ha dichiarato che "già nei prossimi giorni ordineremo quelli necessari e i primi saranno inviati nelle province dove la situazione è più critica. E’ davvero una notizia straordinaria, che dice tanto della nostra terra. Siamo orgogliosi. Ci siamo sempre rialzati – ha commentato il Commissario straordinario – e lo faremo anche questa volta, insieme".