"Corsi no vax nelle scuole": bufera a Sassuolo

Il Pd all’attacco dell’assessore Ruini, che stanzia 10mila euro per incontri "contro il pensiero unico". Lui: "Così difendo la Costituzione". Il sindaco: "Nessuna intenzione di finanziare lezioni contro il vaccino"

Il vaccino al centro delle polemiche a Sassuolo

Il vaccino al centro delle polemiche a Sassuolo

Sassuolo (Modena), 1 dicembre 2021 - "Un progetto sull’analisi dei media per contrastare la dittatura culturale del pensiero unico". "Abbiamo capito, l’assessore vuole spendere 10mila euro per far parlare i no vax nelle scuole superiori". Scontro al calor bianco lunedì sera in Consiglio comunale a Sassuolo tra l’assessore leghista Corrado Ruini e la capogruppo del Pd Maria Savigni. La miccia è stata accesa dall’interrogazione della consigliera Dem su che tipo di attività formative siano state organizzate a supporto dell’ordinario percorso scolastico: "Non vi sono iniziative – ha detto Savigni – che riguardano la scuola di base, per alunni quindi che pagano le tasse a Sassuolo, mentre per le superiori si stanziano 10mila euro per cinque conferenze di sostegno ‘all’educazione e all’analisi critica dell’attualità’ di cui non si conoscono i contenuti". 

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Ruini ha deplorato poi "l’atteggiamento schizofrenico di chi vuole difendere le azioni contro le discriminazioni sull’identità di genere e poi opera criminalizzazioni sul piano culturale verso chi osa non obbedire al pensiero unico dominante". Ed ecco che attraverso le cinque conferenze sull’analisi dei media "i ragazzi potranno ascoltare voci dissenzienti, qualificate culturalmente. L’articolo 21 della Costituzione deve essere rispettato da tutti. Gli studenti hanno il diritto di sentire qualche voce divergente di premi Nobel, magistrati, filosofi, una marea di pensatori, non di buzzurri, che esprimono un pensiero scientificamente provato che oggi è negato a tutti i ragazzi, un crimine culturale".

Savigni è trasecolata non credendo alle proprie orecchie: "Lei assessore mi ha fatto un regalo di Natale, la ringrazio, ha fatto un autogoal clamoroso. Abbiamo capito che lei intende far parlare i no vax nelle scuole, vuole proiettare nelle aule la visione politica dell’amministrazione comunale perché ritiene che la scuola non sia in grado di sviluppare il pensiero critico degli studenti. Da parte sua è un atto di sfiducia nella scuola che ha del paradossale da parte di un assessore all’Istruzione. L’amministrazione viene in soccorso di quei poveretti degli insegnanti che non sono in grado di svolgere il loro lavoro. Diecimila euro per indottrinare gli studenti".

L’assessore, già protagonista di una polemica furibonda in quanto sostenitore di idee no vax e no Green pass, non si è fatto scappare l’occasione e si è lanciato nella perorazione del progetto (di cui c’è un bando pubblico di manifestazione di interesse) per "fornire agli studenti, in virtù di uno tra i compiti principali della scuola, gli strumenti utili di carattere antropologico e filosofico per sviluppare il pensiero critico e abbracciare la molteplicità della realtà: dall’inizio della pandemia è mancata la possibilità di elaborare un pensiero critico diverso da quello veicolato in modo ossessivo e totalizzante dai media. Questo fenomeno ha privato i ragazzi della facoltà necessaria per costruirsi competenze e strutture di pensiero libere: il martellamento dei media, tutti appiattiti su un’unica posizione, ha di fatto ostruito ogni forma di pensiero divergente, di soluzioni alternative, ingenerando una sorta di dittatura culturale. Un fanatismo impositivo unilaterale che di fatto si manifesta attraverso decreti legge con ampi difetti di costituzionalità".

Immediata la risposta del sindaco di Sassuolo che prende posizione nella polemica nata in Comune sul progetto dell'assessore all'istruzione presentato come "contro il pensiero unico". Non c'è alcuna "intenzione" di finanziare lezioni no vax nell'ambito di progetti di educazione all'analisi critica dell'attualità rivolti a studenti delle scuole superiori. Progetti che comunque prima di essere approvati saranno vagliati. "La posizione dell'Amministrazione è chiara da sempre e non è assolutamente oggetto di discussione - scrive il primo cittadino Gian Francesco Menani -. Rispetto totale delle regole che assieme ai vaccini stanno salvando vite umane in un questo periodo di pandemia, totale fiducia nei sanitari che da quasi due anni sono impegnati in prima linea per fronteggiare il Covid-19 e assoluto rispetto dell'autonomia scolastica con una fiducia totale nel personale insegnante".

"Il vaccino sta salvando vite umane - prosegue il sindaco - e per questo motivo, pur nel rispetto delle decisioni personali di ognuno, invitiamo tutti a sottoporvisi perché il Covid non è ancora sconfitto e solamente grazie all'enorme lavoro di medici ed infermieri si sta riuscendo a contenere una situazione che nessuno di noi vuole torni ad essere come quella dello scorso anno. L'autonomia scolastica, poi, per noi è un valore che deve assolutamente essere rispettato perché gli insegnanti godono del nostro totale rispetto e della nostra fiducia: per questo motivo non c'è assolutamente l'intenzione di finanziare lezioni o progetti no vax".

Poi alcune precisazioni sulla delibera a cui fa riferimento la polemica, la numero 218 del 16 novembre, che - sottolinea Menani - "semplicemente mette a disposizione 10mila euro per associazioni di promozione sociale e organizzazioni del terzo settore di ambito educativo-formativo-culturale, regolarmente iscritte nel Registro regionale, per realizzare progetti di laboratori o conferenze destinati agli alunni delle scuole secondarie di secondo grado di Sassuolo di educazione all'analisi critica dell'attualità. Progetti che saranno vagliati, prima di essere approvati, dall'Amministrazione stessa".