
Il titolare del Caffè Concerto, Gustavo Crisculo
Modena, 25 ottobre 2020 - Tavolini troppo vicini tra loro; con dodici commensali al posto di sei. E’ questa la contestazione che ha portato la chiusura per cinque giorni del noto locale Caffè Concerto, situato in piazza Grande. Nei confronti del titolare è stata elevata anche la sanzione di 250 euro. Il sopralluogo effettuato dai carabinieri del Nas è scattato venerdì sera ed era volto appunto a verificare il rispetto della normativa anti Covid nei locali del centro storico: distanziamento tra i tavoli; un massimo di sei persone sedute per tavolo e, soprattutto, chiusura del locale a mezzanotte.
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Secondo i militari che hanno effettuato l’accertamento, in sostanza, all’interno del Caffè concerto non sarebbero state rispettate le ‘regole’ circa il distanziamento di un metro tra un tavolo e l’altro; mentre nessuna infrazione è stata contestata nei confronti del titolare del bar Freedom di via Canalino, al centro di un altro sopralluogo dei militari.
Il titolare del Caffè Concerto, però, pur consapevole dell’emergenza in atto, afferma di non essere in grado di vigilare su ogni singolo spostamento degli utenti e di non poter per questo essere responsabile delle azioni dei clienti.
"I militari in borghese sono arrivati intorno alle 23.15 – racconta Gustavo Criscuolo – e, pensando fossero clienti, ho subito fatto presente loro che di lì a poco il locale avrebbe chiuso. A quel punto mi hanno spiegato di essere militari del Nas e mi hanno fatto presente come due tavoli da sei risultassero troppo vicini, pur essendo separati. Da qui la necessaria sanzione. Se avessi unito i tavoli – sottolinea – sarei stato sicuramente responsabile dell’irregolarità ma, in realtà, mentre lavoravamo i due gruppi da sei si erano via via avvicinati e uno dei ragazzi si erano posto a capotavola, diminuendo così le distanze. Ritengo ingiusto, però, che mi sia stata contestata la formazione di un tavolo da dodici quanto a inizio serata i tavoli erano tutti più che distanziati".
Criscuolo spiega come risulti impossibile controllare ogni singolo avventore. "Sarebbe necessario mettere un controllore ad ogni tavolo per ‘riprendere’ i clienti quando sbagliano o violano le regole. Oppure dovremmo legarli con cinghie alle sedie. Il problema – tuona il titolare – è che vieni sanzionato per responsabilità legate ad altre persone. Nel verbale si parla appunto di una tavolata da dodici persone ma non era così; eppure ora ci troviamo a restare chiusi cinque giorni. Non abbiamo l’autorità per imporre qualcosa alle persone e più di invitarle a rispettare le regole; non sappiamo che altro fare. E’ sinceramente impossibile gestire questo tipo di situazione".
Ad intervenire sulla chiusura del Caffè Concerto è l’associazione Ristoratori di Modena e Provincia; gruppo di gestori di locali che si è unito per affrontare questo periodo di grave emergenza sanitaria ed economica, in modo da rapportarsi al meglio e collaborare con le istituzioni, per trovare soluzioni adeguate. "Proprio oggi abbiamo ritenuto opportuno escludere un associato che non ha seguito queste regole in maniera molto evidente e allo stesso tempo abbiamo appreso con sconcerto che c’è stata una sanzione a nostro avviso eccessiva al Caffè Concerto, per un tavolo da 12 persone che avrebbe dovuto essere da sei. In realtà – affermano i ristoratori - i tavoli erano due ma uno degli avventori si è messo a capo tavola e quindi gli operatori hanno considerato un solo tavolo da 11. Auspichiamo che il sindaco comprenda le difficoltà dei gestori in questo momento di difficoltà nel gestire i ragazzi all’interno del locale, riconsiderando la chiusura di 5 giorni con una multa pecuniaria. Da parte nostra e di tutti gli associati ci impegniamo a seguire ogni singola regola o norma di sicurezza all’interno dei nostri locali".