Modena, 12 novembre 2023 – Era probabilmente tornato a casa da poco, dopo una serata trascorsa con gli amici. Aveva forse deciso di concedersi l’ultimo sigaro prima di andare a dormire, seduto sul divano. La stanchezza, però, ha preso il sopravvento e mentre si addormentava, il mozzicone deve essere caduto sul divano che, in pochissimo tempo, ha preso fuoco. Il fumo lo ha svegliato all’improvviso: ha cercato disperatamente di spegnere le fiamme ma, purtroppo, quella nube letale che ha inalato non gli ha lasciato scampo.
E’ morto tragicamente intorno alle 2 di venerdì notte Davide Dignatici, 32 anni, capitano dell’esercito in congedo. Davide era nato a Sassuolo ma per lungo tempo aveva vissuto a Monchio di Palagano, dov’era cresciuto con la famiglia e dove tutti lo ricordano con grande affetto. Pare che ad originare il rogo in cui il giovane ha perso la vita intossicato sia stato proprio il mozzicone di un sigaro che da poco aveva acceso, ma gli accertamenti dei carabinieri e dei pompieri, intervenuti sul posto con quattro squadre, sono ora in corso. Il dramma si è verificato venerdì notte in una palazzina di via Toscanini. E’ stata per prima una ragazza a dare l’allarme, dopo essersi resa conto che il vano scale era invaso dal fumo. "Era tutto nero, usciva il fumo dalla porta e ho chiamato i pompieri" ha spiegato Maria Martinelli ancora scossa. Il rogo è divampato al sesto piano della palazzina – dove si trova il bilocale della vittima –, interessando tutti i piani superiori. Quando i pompieri sono intervenuti sul posto, hanno evacuato lo stabile ma diversi condomini erano già scesi in strada, spaventati. Tra le persone evacuate anche una famiglia con un neonato di due mesi, un uomo di 37 anni e una donna di 36, trasportati in ospedale a seguito di una lieve intossicazione e sottoposti alle cure del caso. Quando i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento del giovane, purtroppo per il 32enne non c’era più nulla da fare. Davide Dignatici era a terra, sul pavimento del salotto accanto al divano in fiamme, subito spente. Anche il letto del giovane presentava segni di combustione: pare che il ragazzo avesse cercato, dopo essersi svegliato nel divano in fiamme, di togliersi i vestiti bruciati per poi tornare in sala, nel tentativo di spegnere il rogo. La dinamica, però, è al vaglio degli inquirenti. "Sono stato svegliato alle 2 – ha spiegato Michele di Maggio – il problema era dal sesto al decimo piano, dal momento che il fumo sale verso l’alto. Ci siamo messi ad aspettare i soccorsi in una saletta e nel frattempo sono arrivati i sanitari del 118, i pompieri, la croce rossa, i carabinieri. Inizialmente non si riusciva a capire l’entità del danno poi abbiamo saputo cosa era successo. Davide era un bravo ragazzo, sempre con il sorriso. E’ stato un fulmine a ciel sereno. Stamattina (ieri, ndr) è arrivata la sua fidanzata, era distrutta". Dignatici aveva vissuto per anni a Monchio di Palagano con la madre e poi con la zia. Dopo di che era entrato nell’esercito, suo grande sogno per congedarsi, oltre un anno fa, al fine di intraprendere la ‘carriera civile’, in una azienda di Castellarano. Una tr agedia che ha scosso più comunità, ora unite nel lutto.