JACOPO GOZZI
Cronaca

Delusione e rabbia dei sindacati: "Noi esclusi dal tavolo di confronto. L’azienda non intende cambiare"

De Gregorio( Filt): "Forse hanno in serbo qualche effetto speciale, ma per ora restiamo scettici". Bovienzo (Uil): "Difficile recuperare". Maurizio Denitto (Cisl): "Basta trattare gli autisti a pesci in faccia".

De Gregorio( Filt): "Forse hanno in serbo qualche effetto speciale, ma per ora restiamo scettici". Bovienzo (Uil): "Difficile recuperare". Maurizio Denitto (Cisl): "Basta trattare gli autisti a pesci in faccia".

De Gregorio( Filt): "Forse hanno in serbo qualche effetto speciale, ma per ora restiamo scettici". Bovienzo (Uil): "Difficile recuperare". Maurizio Denitto (Cisl): "Basta trattare gli autisti a pesci in faccia".

A due giorni dalla presentazione del piano di rilancio Seta, i grandi assenti restano le organizzazioni sindacali, che l’azienda di trasporti non ha ancora coinvolto. I sindacati, in modo pressoché unanime, contestano la gestione delle relazioni industriali da parte di Seta.

"Ci aspettavamo che, dopo l’incontro di giovedì – denuncia Alfonso De Gregorio, funzionario della Filt – l’azienda avrebbe almeno informato i sindacati. Purtroppo, il piano non ci è ancora stato consegnato e tutto ciò che sappiamo proviene dai media. Rispetto al piano magari nei prossimi mesi l’azienda ci sorprenderà con qualche ‘effetto speciale’, ma per ora, a ragion veduta, restiamo scettici. Ad esempio, sul tema delle turnazioni, per cui chiediamo risposte da tempo, proprio oggi Seta ci ha comunicato che i turni sarebbero in regola con la normativa vigente. La lettura è chiara: da un lato l’azienda proclama la volontà di cambiare, dall’altro non dimostra alcuna reale intenzione di farlo".

Secondo Uiltrasporti, il piano di rilancio è eccessivamente ottimista. "Onestamente – spiega Carmine Bovienzo, coordinatore Uiltrasporti Modena e Reggio Emilia – ho forti dubbi che a settembre possa essere ripristinato l’intero servizio di trasporto pubblico. Non dimentichiamo che l’azienda è sotto organico e che l’Academy, dati i tempi, non può colmare la carenza di personale: a causa di questo problema, nei tre territori in cui opera, Seta ha accumulato circa 90mila ore di straordinari. A nostro avviso è molto difficile riportare la situazione alla normalità senza aggravare ulteriormente le condizioni di lavoro degli autisti". Oltre alle difficoltà dei lavoratori, il sindacalista denuncia poca trasparenza nei confronti delle organizzazioni sindacali. "Se vediamo dimettersi anche dipendenti con 25 anni di servizio – prosegue Bovienzo – significa che il problema di Seta non è soltanto economico, ma anche legato alle condizioni lavorative. Inoltre, fino a qualche anno fa, l’azienda aveva l’abitudine di comunicarci le dimissioni, le interruzioni dei rapporti di lavoro per quiescenza e il numero di assunzioni, ma ora ha smesso di farlo. Seta dichiara di essere trasparente, ma nei fatti sta accantonando queste buone pratiche che ci consentirebbero di monitorare la situazione in modo più chiaro".

La Fit Cisl si aspetta che ora l’azienda investa. "Si riparte mettendo al centro le buone relazioni con i lavoratori – le parole di Maurizio Denitto, leader della Fit Cisl – vanno riattivate entro settembre tutte le corse tagliate per mancanza di personale e si torna a parlare di qualità del servizio. In sintesi: Seta dovrà smetterla di trattare i suoi autisti a pesci in faccia. Servono circa 4 milioni di euro – aggiunge – per garantire un contratto che fermi l’esodo degli autisti, permetta di assumere nuovo personale e ponga fine alla vergogna dei turni massacranti, che denunciamo da sempre e che ricadono in misura maggiore sugli assunti dopo il 2012. Ragazzi costretti a orari spezzati di 12-13,5 ore ore per incassare 1.200/1.300 euro al mese".

Il sindacato Orsa Trasporti ha chiesto ufficialmente un confronto con la proprietà per discutere il tema. "Attendiamo di incontrare la proprietà – commenta il segretario regionale Luigi Sorrentino – perché riteniamo che i problemi dell’azienda non possano risolversi in breve tempo. Gli autisti di Seta si sentono sottopagati e sfruttati. Tra le criticità più evidenti che segnaliamo c’è la gestione dei turni di disponibilità, assegnati solo il giorno prima: sebbene questo sistema serva a coprire assenze e malattie, dovrebbe essere organizzato con maggiore anticipo".