Vincenzo Malara
Cronaca

Direzionale 70 in ‘rosso’: utenze non pagate per milioni di euro

L’amministratore condominiale: "Situazione difficile"

Una veduta del Direzionale 70, in zona via Giardini

Modena, 13 giugno 2015 - Sono le torri di Modena. Gli edifici a vela costruiti in vetro e acciaio che a fine anni Sessanta volevano afferrare il futuro  e ora incarnano la decadenza di un modello urbanistico superato. Nonostante ciò, il Direzionale 70 ha attraversato indenne i decenni, imponendosi come luogo fuori dal tempo, simbolo indelebile del boom edilizio modenese, nonché di un’intera parte di città. Dopo quasi cinquant’anni, però, il complesso rischia la bancarotta: quasi due milioni di euro i debiti verso i fornitori accumulati negli ultimi anni, tra cui la metà vantati da Hera. La vicenda e complessa e preoccupa, in primis, i proprietari solventi, esasperati da una situazione che persiste da tempo, con un passivo in profondo rosso gestito a fatica dallo studio Il Millesimo, società che dal 2006 tiene i conti del direzionale.

In particolare nell’ultima riunione condominiale del 19 maggio scorso l’analisi dei conti ha fatto sobbalzare sulle sedie i presenti: al fronte di consumi energetici pari a 1,5 milioni di euro l’anno, i versamenti degli inquilini raggiungono a malapena il milione. Due le utenze (conteggiate da un’unica centralina) in cui convergono tutti i consumi del Direzionale: una per il gas e una per l’elettricità, con fatture mensili che possono superare anche i 60mila euro. Banche, Coop Estense, uffici, aziende, società partecipate da enti pubblici, gli inquilini ospitati nelle storiche torri di vetro sono realtà potenti del panorama cittadino, ma qualcosa non va, qualcuno non paga. E così si naviga a vista, con il Millesimo impegnato quotidianamente  ad affrontare una gestione praticamente senza liquidità, con un complesso piano di rientro verso Hera. E il rischio è di quelli che fanno tremare i polsi: ovvero che la multiutility, creditrice per una cifra monstre, decida di staccare le utenze con la conseguenza (letale) di un fuggi fuggi generale. Ascensori fermi, impianti di riscaldamento e refrigerazione spenti, lo scenario sarebbe devastante. «Le difficoltà ci sono e sono alla luce del sole – ammette il geometra Mauro Bignardi dello studio il Millesimo –. Il debito verso Hera è notevole ma siamo in costante contatto sia per verificare i consumi che per rispettare il piano di rientro. Come studio stiamo facendo i salti mortali per tenere in equilibrio la situazione, ottimizzando i costi e cercando di non rimanere indietro coi pagamenti. In sostanza stiamo gestendo questo direzionale con notevoli difficoltà di incasso e solo con il nostro impegno e la comprensione di Hera le utenze non sono mai state staccate». A pesare sulla morosità c’è poi un’intricata vicenda giudiziaria che coinvolge una delle società proprietarie delle torri, inadempiente da anni. Insomma, il destino del Direzionale 70 è un rebus che non dipende soltanto dalla crisi in cui navigano molti inquilini eccellenti, ma anche da vicende che con la congiuntura attuale hanno poco a che fare. E il destino di uno dei cuori economici della città appare più che mai nebuloso.