
Sono circa settanta e sono affetti da disabilità gravi; tra loro ci sono anche diversi bambini e adolescenti che da mesi non vedono i propri genitori. Nonostante le continue richieste di dosi del vaccino anticovid, ad oggi non hanno mai ricevuto risposta. A denunciare la situazione della Charitas Asp il legale rappresentante dell’associazione di familiari del Charitas – l’avvocato Michela Anna Guerra (nella foto) - e Patrizia Poli, presidente. Le stesse, ieri, hanno inviato una lettera all’attenzione, tra gli altri, del Governatore Bonaccini e del direttore Generale Ausl Brambilla al fine di sollecitare l’arrivo dei vaccini. Senza la copertura vaccinale infatti, proprio a tutela degli ospiti i familiari non possono accedere alla struttura. "Sono tutti ospiti con disabilità gravissima – spiega l’avvocato Guerra -, dai minori (che non possono essere vaccinati) fino a pazienti con età avanzate. I parenti non riescono a vederli addirittura da agosto, poiché non hanno accesso alla struttura fino a che gli ospiti non risultano vaccinati. Sono a tutti gli effetti reclusi". Nella missiva inviata alle autorità si fa presente infatti la "grave dimenticanza" della struttura nell’ambito del calendario vaccinale anti Covid. "La presidente – si legge – lo scorso 25 gennaio ha inviato una missiva a nome dell’associazione per chiedere delucidazioni; ma non è pervenuta alcuna risposta. In tutte le strutture per anziani sono stati effettuati i vaccini – tuona l’associazione – mentre per la Charitas Asp all’orizzonte non vi è neppure una data. Contestualmente è partita la campagna per gli over 80 e i relativi caregivers che non vivono in struttura, ma tutto tace per i disabili che vivono in struttura". Proprioi ieri la Regione ha annunciato di aver avanzato la richiesta a Roma di inserire le persone con disabilità al 100% non autosufficienti nella fase uno della vaccinazione, che si concluderà a marzo: è in attesa di risposta.
Anche Lilt Modena chiede la priorità sui vaccini per i malati di cancro: "Se non difendiamo i malati da questo virus, la battaglia contro il cancro è drammaticamente persa", dice l’associazione. Sempre ieri la Regione ha spiegato come i malati gravi, compresi quelli oncologici, siano stati inseriti nella fase due che comincerà forse a marzo e che vedrà la vaccinazione di persone tra i 60 e i 79 anni, pazienti con malattie gravi e gruppi sociodemografici ad alto rischio, oltre che il personale scolastico ad alta priorità.