Un anno e dieci mesi, pena sospesa. Ma lui, l’imputato, è scomparso nel nulla. È arrivata ieri la condanna per il ‘misterioso’ cittadino pakistano di 23 anni, fermato a febbraio dagli agenti della polizia stradale della sottosezione di Modena Nord per un controllo al casello di Modena Nord. In quel frangente, infatti, il ragazzo aveva esibito, insieme a un passaporto pakistano, un permesso di soggiorno greco e una patente greca. L’unico segno ‘distintivo’ che lo contraddistingueva, era un Kalashnikov tatuato sul collo. Per il resto, tra le mani soltanto una manciata di documenti contraffatti. Il giovane era finito in manette: non aveva precedenti alle spalle e non era chiaro il motivo della sua permanenza in Italia, essendosi avvalso ieri in aula della facoltà di non rispondere.
CronacaDocumenti contraffatti Condannato a un anno ma è scomparso
Documenti contraffatti Condannato a un anno ma è scomparso
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