EUGENIO TANGERINI
Cronaca

"E’ un segnale di sinergia istituzionale"

Il presidente del Tribunale, Alberto Rizzo: "Il testimone passa a noi, non facciamolo cadere"

Il presidente del Tribunale di Modena Alberto Rizzo

Il presidente del Tribunale di Modena Alberto Rizzo

Modena, 6 maggio 2025 – "Ora il testimone passa a noi: non possiamo farlo cadere, la squalifica non è ammessa". È ancora una metafora sportiva, quella scelta dal presidente del Tribunale Alberto Rizzo, per guardare al futuro sottolineando la comune determinazione nel realizzare il nuovo progetto. Ma intanto c’è il presente, ed è piuttosto impietoso: "I tempi sono la vera sfida: non possiamo permetterci dilazioni o rallentamenti, perché l’apparenza inganna. Unificare tutte le sedi giudiziarie in un unico luogo significa dare il senso non solo simbolico che vi sia una grande sinergia istituzionale".

Rizzo poi non usa mezzi termini, mentre scorrono sugli schermi le immagini degli uffici giudiziari in corso Canalgrande. "Oggi la polvere è sotto il tappeto, grazie a chi ha fatto le pulizie rendendo più piacevole la struttura. Ma restano molte lacune: spazi insufficienti pensati per numeri ben diversi, stanze minuscole e affollate, impianti vetusti con aerazione e riscaldamento carenti. In una parola: il decoro è compromesso. Per questo abbiamo accelerato i tempi, potendo contare su un contesto straordinario: la comunità locale". Ad essa il presidente del Tribunale dedica, adattandola, una citazione celebre del filosofo Nietzsche: "Da quando i modenesi hanno imparato a camminare, gli piace correre".

Non a caso è stato messo a punto un progetto di prefattibilità prima ancora di acquisire il complesso immobiliare, che ospiterà tutti gli uffici giudiziari: il Tribunale nel cosiddetto edificio B dell’ex Manifattura ancora in stato di abbandono e da ristrutturare, la Procura in una nuova struttura adiacente e autonoma, la Magistratura di sorveglianza, l’Ufficio del giudice di pace. L’edificio destinato alla Procura ospiterà i magistrati, il personale amministrativo, la polizia giudiziaria, i laureati in Giurisprudenza che frequentano stage. Ci sarà inoltre un punto informativo per l’accoglienza e il sostegno alle vittime dei reati di violenza di genere e di violenza domestica. "Il luogo giusto – osserva il procuratore della Repubblica Luca Masini – che ha trovato la condivisione di tutti: giudici, pubblici ministeri e avvocati". Tra i presenti all’evento anche Daniela Dondi, che non nasconde la sua soddisfazione: la deputata di FdI era presidente dell’Ordine degli avvocati, quando nel 2017 si iniziò a parlare dell’ex Manifattura tabacchi come possibile location considerando il vincolo posto dal Comune: rimanere in zona centro. "Dopo il rogito e la presa di possesso – sottolinea – può finalmente partire l’iter amministrativo e tecnico".

Eugenio Tangerini