STEFANO LUPPI
Cronaca

’Eticanto’, i valori in note con Max Collini

In giuria anche la voce degli Offlaga Disco Pax: "La musica oggi? Ci siamo addormentati, temo. I ragazzi aprano porte e finestre" .

’Eticanto’, i valori in note con Max Collini

Un contest musicale, sostanzialmente un concorso per misurarsi e misurare la propria ’tenuta’ con voce e strumenti, di solito è un modo per singoli o band giovanili di confrontarsi con il palco. Una occasione è data, fino al 22 settembre quando si chiuderanno le iscrizioni, da ’Eticanto. Canzoni di questo mondo’, contest musicale inserito nel programma dell’edizione 2023 di FestiValori, il festival di valori.it, diretto da Andrea Barolini e di Fondazione Finanza Etica che si svolgerà in città dal 20 al 22 ottobre.

Questa prova è aperta a gruppi e singoli che vogliano scrivere, o abbiamo scritto, una canzone dedicata a temi come l’etica, la sostenibilità, l’ambiente: la canzone proposta non dovrà necessariamente essere inedita, ma dovrà essere originale e sono dunque escluse le cover. A giudicare le tracce, una giuria di esperti del mondo della musica, del giornalismo specializzato e della finanza etica che selezionerà quattro finalisti. Per loro è prevista una esibizione la sera del 21 ottobre al circolo Arci Vibra di Modena mentre i tre vincitori riceveranno in premio dei buoni per fare acquisti sulla piattaforma ’Soci in Rete’ di Banca Etica. In giuria c’è anche Max Collini, voce degli Offlaga Disco Pax, gruppo musicale reggiano attivo dal 2003 al 2014.

Collini, perché è importante un contest come ’Eticanto. Canzoni di questo mondo’? "Principalmente perché gli spazi reali di valorizzazione delle esperienze artistiche sono sempre di meno: meno club, meno circoli, meno associazioni, meno palchi, meno sale prova, meno vita sociale, meno vita culturale, meno collettività, più camerette, più virtualità, più individualismo. Ogni spazio che permetta a un o una artista di esprimersi in forme non veicolate da necessità commerciali e senza troppi filtri all’ingresso credo sia necessario provare a cavalcarlo. In generale, non solo in riferimento al caso specifico". L’etica e la sostenibilità, temi delle canzoni dei partecipanti, quanto sono importanti e che ruolo hanno secondo lei nel mondo musicale?

"Ne hanno sempre di più perché questi argomenti hanno sempre maggiore valenza della vita delle persone, soprattutto le più giovani. Nelle canzoni ci finiscono inevitabilmente il vissuto e le aspirazioni di chi le scrive, di chi le suona, di chi le canta. Più questi valori saranno di patrimonio comune (o almeno generazionale) più li ritroveremo nella musica popolare contemporanea".

Qual è oggi la situazione della musica in Italia e a Modena se ha conoscenza diretta?

"Suppongo non sia molto diversa che qui a Reggio, dove c’è spazio per eventi sempre più grandi, sempre più costosi, sempre più complicati che però assorbono la maggior parte dell’attenzione e delle risorse. Eppure nuovi linguaggi e nuove espressività sono sempre lì che aspettano di essere accolti, basterebbe un po’ di curiosità e di apertura. La verità è che a un pubblico molto pigro e poco curioso corrisponde una tendenza a proporre sempre le stesse cose. Questo territorio non era così, qui fino a pochi anni fa esplodevano nuovi artisti e nuove tendenze. Ci siamo addormentati, temo. Spero che i ragazzi di oggi aprano porte e finestre, magari sfondandole. C’è bisogno di un po’ di aria nuova. ’Mandiamoli in pensione i direttori artistici, gli addetti alla cultura’ diceva il poeta. Sarebbe ora da quarant’anni, in verità. Vale anche per me, ovviamente".

Per informazioni festival.valori.iteticanto.