"Fondazione Fossoli, basta con il regno Pd"

Carpi, Giulio Bonzanini della Lega critica la nomina di Ghizzoni. "Ancora una volta si sceglie un vertice guidato dalla solita sinistra"

"Fondazione Fossoli, basta con il regno Pd"

"Fondazione Fossoli, basta con il regno Pd"

"La Fondazione Fossoli cambia guida con il solito stile ‘gattopardiano’, avvicendando, a Pierluigi Castagnetti, nel ruolo di presidente, un’altra ex parlamentare, ex comunista e Dd poi: Manuela Ghizzoni, blindando così la direzione per i prossimi anni". All’indomani del rinnovo del Consiglio di Amministrazione e dell’elezione del nuovo presidente della Fondazione, Giulio Bonzanini, segretario Lega Carpi interviene sulle nomine. "Tutto questo - prosegue - come se la storia, la memoria e i suoi luoghi, anziché testimoniare il superamento dei blocchi ideologici e portare ad una completa condivisione, debbano per forza rimanere in mano solamente ad una sinistra che tratta associazioni, enti e fondazioni come un prolungamento del proprio partito. I paladini del progressissmo, infatti, in barba a qualsiasi logica di concertazione, proseguono l’opera di spartizione e posizionamento sulla scacchiera dei ‘fedelissimi del partitone’, per paura che qualcosa di storicamente rilevante possa accadere nelle elezioni amministrative ormai alle porte. Sarebbe necessario, invece, un cambiamento di visione, ma anche delle modalità di una gestione realmente condivisa della città, di cui Carpi ha concretamente bisogno, facendo sperimentare alla litigiosa e inconciliabile coalizione di sinistra i banchi dell’opposizione". Facendo riferimento al "grande patrimonio storico e culturale che fa capo alla Fondazione", Bonzanini rimarca che "è stato scarsamente valorizzato, racchiudendo decenni di storia unicamente all’interno di un Campo, oltretutto trascurato nella sua manutenzione. Un biglietto da visita impietoso su cui poco si è fatto, al di fuori di qualche scolaresca e viaggio organizzato, per rendere quel luogo unico in Italia, un’opportunità anche turistica per il nostro territorio". "A completare questo quadro poco lusinghiero da un punto di vista materiale, concorre un errato approccio ideologico, con l’esempio lampante di quell’enorme capitolo che lega Carpi e la storia del Campo all’esodo dalle terre di Istria, Fiume e Dalmazia, racchiusi nella ventennale storia del Villaggio San Marco. Un capitolo inizialmente bistrattato, poi sottaciuto e solo da alcuni anni reso parte integrante di una storia sfaccettata e complessa, che dopo diverse generazioni merita una trattazione finalmente condivisa e maggiormente pubblicizzata. Alcuni anni fa ebbi la fortuna e l’onore, in un mio viaggio a Fiume, di conoscere rappresentanti ed esponenti di associazioni di esuli".

Maria Silvia Cabri