
Il monumento equestre al duca Francesco III d’Este non esiste più: venne distrutto nell’impeto rivoluzionario dei secoli. Eppure doveva essere...
Il monumento equestre al duca Francesco III d’Este non esiste più: venne distrutto nell’impeto rivoluzionario dei secoli. Eppure doveva essere maestoso e imponente, capace di glorificare la dignità e la forza del principe: un primo bozzetto venne scolpito nel 1759 da Francesco Antonio Cassarini detto Panzetta, direttore dell’Accademia di Architettura e Scultura di Carrara, poi però la progettazione e realizzazione del monumento passò a Giovanni Antonio Cybei. Negli anni successivi, l’opera celebrativa è finita travolta dalla storia. È arrivato fino a noi soltanto il primo bozzetto in marmo, quello del Panzetta, che in questi giorni è esposto a "Modenantiquaria", nel salone "Sculptura". E proprio al bozzetto del monumento ducale è stato attribuito il premio Cremonini, ‘svelato’ l’altra sera alla Galleria Estense. Il riconoscimento, alla sua prima edizione, viene assegnato all’opera d’arte antica più importante e significativa in mostra: "Il bozzetto è un’opera eccezionale per qualità artistica e rilevanza storica", ha sottolineato la commissione scientifica composta da Andrea Bacchi, Andrea De Marchi, Michele Danieli, Carlo Falciani, Aldo Galli, Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti, Gianni Papi, Lucia Peruzzi e Yuri Primarosa. Xxx La scultura è presentata in fiera dalla Galleria Altomani di Milano: Andrea Ciaroni ha ritirato il premio durante la serata d’onore alla Galleria Estense. "Il bozzetto in marmo rappresenta la principale testimonianza superstite di un progetto celebrativo concepito in un momento di grande tumulto politico, dove l’indipendenza della città di Modena e la dinastia degli Este si avviavano al tramonto – aggiunge la commissione di esperti –. Il legame con la città, il prestigio dell’autore, l’importanza storica fanno della piccola scultura l’opera più significativa presente all’edizione 2025 di Modenantiquaria".
s. m.