REDAZIONE MODENA

Gulliver, Oss in rivolta "Orari e turni massacranti"

Presidio ieri dopo l’apertura della vertenza. La cooperativa apre al confronto

La protesta delle 26 operatrici socio-sanitarie (Oss) della Cooperativa Gulliver sfociata nella giornata di sciopero di ieri con un presidio davanti alla sede della azienda, al momento non si ferma. L’agitazione riguarda un gruppo di lavoratrici e lavoratori impegnati nel Servizio di assistenza domiciliare ai circa 160 anziani e fragili del Polo 3 di Modena, corrispondente ai quartieri Sant’Agnese e Buon Pastore, in regime di accreditamento per conto di comune e Ausl. Ma a margine della manifestazione, che ha raccolto la solidarietà di colleghe della categoria di altri servizi della provincia provenienti da Carpi, da Soliera e dintorni, c’è stata una prima apertura in questa vertenza che si trascina da oltre un anno e che pone al centro la denuncia per il mancato rispetto degli impegni presi tra le parti e degli istituti contrattuali, chiedendo condizioni di lavoro rispettose della dignità umana e professionale. "Il mio contratto indeterminato – racconta Alex Ternali, da 4 anni dipendente della cooperativa – attualmente è da 30 ore settimanali ma mi vengono richieste proroghe temporanee da 3438 ore a seconda della esigenza del servizio e questo non mi dà la possibilità di programmare il futuro e disporre del mio tempo libero magari per un altro lavoro". Per contro Caterina Fattori, assunta dal 2020 con contratto indeterminato a 30 ore la settimana denuncia che "Il raggiungimento del monte ore è difficile perché nel contratto erano stata fissata l’accettazione di orari settimanali". Una delegazione in rappresentanza dei lavoratori ieri finalmente ha potuto sedersi al tavolo con la controparte. "La cooperativa – fa sapere Federica Di Napoli della Fp Cgil - si è resa completamente disponibile per una riorganizzazione del lavoro e degli orari, in particolare dei part time che non rispondono attualmente alle esigenze del servizio. Rimane la criticità della reperibilità perché su quel fronte non è arrivata alcuna apertura di carattere economico e continueremo pertanto l’agitazione, in quanto fino ad oggi le risposte non sono sufficientemente soddisfacenti da poter dire ci fermiamo".

Alberto Greco