
Belloi (Donne democratiche)
Dopo le motivazioni della sentenza, sconcerto e preoccupazione sono stati espressi dalla portavoce della Conferenza delle Donne democratiche Patrizia Belloi (nella foto) e del segretario della Federazione provinciale del Pd Stefano Vaccari che, insieme alle associazioni, chiederanno un incontro con il procuratore capo e il presidente del Tribunale, "non tanto per entrare nel merito della singola sentenza, ma per chiedere il rispetto delle donne e pretendere che venga data completa attuazione alla legge Cartabia che prevede che i giudici che si occupano di queste materie abbiano una preparazione e una formazione specifica, fatto che già rappresenterebbe una forma di tutela. Questa sentenza – dicono – ci preoccupa enormemente. Non possono esistere motivi umanamente comprensibili per un duplice omicidio, ma solamente il perpetuarsi di una cultura che permea tutto il sistema e che legittima il controllo maschile sulle donne. Riteniamo che questa sentenza sia un’ulteriore violenza sulle vittime e una condanna nei confronti delle loro famiglie".
"La sentenza della Corte di Assise di Modena sembra esprimere una visione distorta della violenza contro le donne ed è quindi preoccupante, perché rischia di costituire un pericoloso precedente. Come gruppo Pd chiederemo quindi, nel corso del primo ufficio di presidenza utile, che la Commissione bicamerale di inchiesta sul femminicidio nonché ogni forma di violenza di genere acquisisca gli atti, per approfondire il caso" dicono i parlamentari del Pd nella Bicamerale femminicidio.