REDAZIONE MODENA

In un container il presepe di Fossa

Concordia, l’iniziativa dei parrocchiani perché la chiesa è ancora chiusa.

Davvero curiosa e in qualche modo "di denuncia" la scelta dei parrocchiani di Fossa di Concordia che nell’occasione del Natale hanno deciso di collocare il loro presepe nell’angusto spazio di un container. "I presepi – fanno sapere - sono stati realizzati in un container per la non praticabilità della chiesa madre". La chiesa-santuario di San Massimo, infatti, seriamente danneggiata dal terremoto del 2012 è ancora in attesa che si completino i lavori di restauro. E così alcuni intraprendenti e creativi giovani di Fossa, Massimo Barbi, Luca Zerbini, Paolo Gennari e Davide Dotti, hanno deciso di creare due diorami con due natività ambientate in due scenari diversi. Sono vedute dipinte che danno allo spettatore l’illusione di un panorama naturale.