Le più famose sculture di Giuseppe Graziosi, maestro del ‘900 che vide i suoi natali a Savignano sul Panaro, in ‘vesti’ anomale, spiritose, drammatiche: avvolte da veli orientali, ricoperte di gioielli, strette tra le braccia di Hulk. E’ ‘Arte riflessa’, l’idea figlia dell’associazione artistica ‘La salumeria dell’arte’ che, in occasione del decennale dalla sua fondazione, ha deciso di regalare una nuova personalità a quattordici vetrine della centralissima via Cesare Battisti chiedendo a dieci suoi artisti di reinterpretare una selezione di opere del Graziosi. Le sculture sono state scelte tra quelle custodite nella Gipsoteca a lui dedicata al Museo Civico di Modena e quelle che arricchiscono le vie del centro, come il ‘Putto con oca’ o la ‘Fontana dei due fiumi’. A cimentarsi nell’impresa di reinterpretare in chiave attuale le opere di questo grande artista – tra le altre cose decano della Biennale di Venezia – sono stati Antonio Nuccio, Elena Garuti, Ernesto Ubertiello, Laura Pinetti, Maurizio Morandi, Mauro Cortelloni, Paola Morandi, Patrizia Baldini, Riccardo Sghedoni e Roberto Pelillo. Il colpo d’occhio nell’attraversare la via è notevole, l’intento anche: "E’ una sollecitazione per andare a vedere queste opere dal vivo, al museo o in giro per la città. E’ il risveglio della funzione sociale delle imprese del centro che mettono a disposizione le loro vetrine per comunicare non solo commercio ma anche cultura, è la capacità della città di fare gruppo", il commento di Mauro Cortelloni, presidente de ‘La salumeria dell’arte’. Per questo progetto la sua associazione ha avuto infatti l’appoggio del Museo Civico e il sostegno di Modenamoremio, oltre che il patrocinio del Comune. "E’ un’occasione per conoscere il patrimonio del Graziosi che si apre alla città in chiave pop e innovativa, valorizzando allo stesso tempo le attività che hanno aderito a questa proposta", gli ha fatto eco Andrea Bortolamasi, assessore alla cultura del Comune di Modena. Portare l’arte in centro creando contaminazioni inattese è un’iniziativa non nuova per l’associazione di Cortelloni: era il 2016 quando, nella mostra allestita in Sala Europa in Piazza Grande, apparvero le loro immagini delle sculture cinquecentesche del Begarelli conservate nella chiesa di San Domenico, inaccessibile per via del terremoto del 2012. E ancora, nel 2019, erano intervenuti sulle vetrine di via Francesco Selmi con l’esposizione ‘Windows art’. Un percorso destinato a continuare anche in futuro, "esportabile in altre vie del centro – il commento di Maria Carafoli, direttrice di Modenamoremio –. Per le attività commerciali mostrare entusiasmo nei confronti di un progetto del genere, soprattutto a ridosso del Natale, è un passo non scontato". Le opere – non piccole – resteranno infatti in vetrina nei mesi di novembre e dicembre, contendendosi lo spazio con i babbi natali in arrivo. Un notevole segno d’amore per la cultura e per il Graziosi, per le sue sculture protagoniste del piano terra di Palazzo dei Musei e per le fontane in bronzo che ornano la città, dalle più celebri ‘Fontana dei due fiumi’ in Largo Garibaldi o la ‘Fanciulla con canestro di frutta’ al Mercato Albinelli, fino alle più defilate ma altrettanto meravigliose come il ‘Putto con l’oca’ di Piazza XX Settembre o la ‘Fontana della Ninfa’ in San Giacomo.
CronacaIn via Battisti l’amore per Graziosi. Sulle vetrine le sue opere ’rilette’