
Incidenti, mille interventi di soccorso: "Incide l’abuso di alcol e droghe"
Una piaga, quella degli incidenti stradali, che continua a mietere vittime, come ci racconta la cronaca degli ultimi giorni con la tragedia di Savignano sul Panaro, costata la vita martedì scorso ad una madre di 52 anni, Miki Tanaka, di origini giapponesi ma residente da anni nel comune modenese, mentre soltanto il giorno prima Nasar Mehmood, pakistano 46enne residente a Carpi, è stato investito e ucciso da un’auto a San Prospero. Per cercare di frenare questa lunga scia di sangue che conta soltanto a Modena 45 vittime nel 2023, in campo c’è anche l’Arma dei Carabinieri.
Un’attività svolta soprattutto in orario serale e notturno dalle pattuglie delle stazioni territoriali e dalle sezioni o aliquote radiomobili delle quattro Compagnie modenesi che hanno rafforzato i controlli sulle principali vie di comunicazione, ma anche nelle strade periferiche e secondarie. "Gli incidenti sono dovuti principalmente all’imprudenza, all’errore umano, ma anche all’abuso di sostanze alcoliche e stupefacenti – ha spiegato il Maresciallo Maggiore Roberto Vasile, comandante della Stazione di Maranello – agli incidenti contribuisce poi in gran parte anche la distrazione attraverso l’uso di telefono e altri dispositivi alla guida. Proprio per individuare questi comportamenti e ridurre il rischio sono stati intensificati i controlli, soprattutto di sera o di notte anche con l’utilizzo di strumenti quali l’etilometro".
Nel 2023, i carabinieri hanno rilevato complessivamente 341 sinistri stradali avvenuti nella provincia di Modena nei quali sono rimaste ferite 271 persone. Sono invece quasi mille gli interventi di soccorso, svolti lo scorso anno, a favore di cittadini rimasti coinvolti in sinistri senza gravi conseguenze e comunque senza feriti. Duranti i controlli svolti lungo tutto l’arco del 2023 sono poi state complessivamente contestate oltre 250 violazioni per guida in stato di ebbrezza, sotto l’effetto degli stupefacenti, oppure per il rifiuto di sottoporsi all’accertamento, di cui 38 sono finite alla Procura della Repubblica e alla Prefettura. Ma i carabinieri non svolgono soltanto un servizio di repressione e prevenzione sulla strada. Negli anni hanno i intensificato l’impegno per la formazione ad una guida consapevole con incontri ad hoc soprattutto nelle scuole. "Sul piano della prevenzione anche per il 2024, saranno riproposti dai Carabinieri gli incontri con gli studenti delle scuole della provincia per parlare di educazione stradale – ha detto il maresciallo maggiore Vasile – l’obiettivo in cui i militari dell’Arma credono fortemente è quello di diffondere tra i più giovani la cultura della sicurezza propria e altrui".
Emanuela Zanasi