FRANCESCO
Cronaca

Incontro su Laura Martinozzi: "Accertata la data di nascita dell’unica ’regina’ Estense"

Regnò dal 1662 perchè il figlio Francesco, futuro duca, aveva solo due anni. Ieri alle Gallerie Estensi storici ed esperti hanno rispercorso vita, aneddoti e misteri.

Regnò dal 1662 perchè il figlio Francesco, futuro duca, aveva solo due anni. Ieri alle Gallerie Estensi storici ed esperti hanno rispercorso vita, aneddoti e misteri.

Regnò dal 1662 perchè il figlio Francesco, futuro duca, aveva solo due anni. Ieri alle Gallerie Estensi storici ed esperti hanno rispercorso vita, aneddoti e misteri.

Laura Martinozzi, moglie e poi vedova del duca Alfonso IV, fu l’unica donna a regnare sul trono estense. Reggente in nome del figlio II, guidò il Ducato di Modena e Reggio dal 1662 al 1674. Fu nipote del cardinale Giulio Mazzarino, l’italiano che guidò i destini della Francia per un ventennio e madre di Maria Beatrice d’Este, moglie di Giacomo II Stuart, unica regina italiana d’Inghilterra. Tanto basterebbe per farne un simbolo della storia modenese. Eppure di Laura, più dimenticata che celebrata, fino ad oggi non erano conosciuti nemmeno la data e il luogo di nascita.

Un secolo fa, il 9 maggio 1925, le sue spoglie venivano traslate dal Monastero della Visitazione da lei fondato, inglobato dal 1873 nell’Accademia militare, alla Cappella estense di San Vincenzo. L’anniversario è l’occasione per presentare una scoperta che, grazie al ritrovamento di alcuni documenti presso l’Archivio storico della Diocesi di Roma, risolve definitivamente l’enigma dei natali di Laura.

La data della sua morte, avvenuta a Roma il 19 luglio 1687, era invece conosciuta e compare anche nel bellissimo ovale in cartapesta dorata nella Camera dei verdi del Palazzo ducale di Sassuolo. Storici più o meno recenti ne collocavano la nascita nel 1633, 1635 o 1639, il 22 aprile o il 4 giugno, a Roma o a Fano. Muratori, ammiratore di Laura, non si esprime. I grandi storici degli Estensi, Amorth e Chiappini, danno per certo il 1639. Per l’Enciclopedia Treccani, Laura sarebbe nata a Fano il 22 aprile 1635, mentre per il Dizionario biografico degli Italiani, sempre Treccani, il 22 aprile 1639.

La famiglia Martinozzi apparteneva alla nobiltà fanese e nella città marchigiana si può tuttora vedere l’omonimo palazzo. Il nonno di Laura, Vincenzo, fu a lungo al servizio del Duca di Urbino. In età matura, divenuto papa Urbano VIII Barberini, si trasferì a Roma come ’maestro di camera’ e poi ’maggiordomo’ di quella famiglia, servendo i cardinali e Antonio, nipoti del papa. Suo figlio Girolamo, giovane ma già vedovo, sposò Margherita Mazzarino, sorella del futuro cardinale, allora promettente chierico in partenza per la Francia come vice-legato pontifico. L’atto di matrimonio, celebrato nella cappella di Palazzo Barberini il 16 luglio 1634, ci porta subito ad escludere il 1633. I Martinozzi, oltre a Laura, ebbero un’altra figlia, Anna Maria, che sposerà Armando di Borbone, principe di Conti, di sicuro nata nel 1637. Non si sapeva però quale fosse la figlia maggiore. Amiani, autore di una dettagliata storia di Fano, nel 1751 scrive che Laura è nata a Roma il 4 giugno 1635. Altri due autori fanesi parlano un certificato di battesimo secondo il quale Laura, nata il 4 giugno 1635, sarebbe stata battezzata a Roma nella parrocchia di Santa Susanna il 24 giugno successivo, giorno di Pentecoste. Il problema è che quella chiesa non aveva il fonte battesimale e che Pentecoste non fu quel giorno.

Un fondo di verità doveva però esserci. Santa Susanna era infatti la parrocchia di Palazzo Barberini. Consultando gli stati delle anime ho scoperto che i Martinozzi, fino al 1644, vivevano in un palazzetto dei Barberini e che tra le due bambine Laura era sempre indicata come la più grande, almeno di due anni. Primo mistero risolto, ma non era sufficiente.

Gli abitanti di Santa Susanna avrebbero dovuto battezzarsi ai Santi XII Apostoli: nei registri di quella chiesa, però, le piccole Martinozzi non figuravano. Un’intuizione mi ha portato alla chiesa dei Santi Vincenzo e Anastasio, di fronte alla Fontana di Trevi, così cara al Mazzarino da farla ricostruire. Addirittura, per apparire più romano, raccontava di essere stato battezzato lì e non a Pescina, in Abruzzo, dove era nato. Peccato che nemmeno quella parrocchia avesse il fonte battesimale. Che si trovava poco lontano, a San Marcello al Corso.

Nei registri di San Marcello ecco apparire l’atto di battesimo di Laura, nata a Roma il 27 maggio 1635, giorno di Pentecoste, e battezzata il successivo 4 giugno. Un’emozione e una grande soddisfazione. Soprattutto la soluzione a un mistero plurisecolare. Nello stesso registro troviamo anche Anna Maria, nata il 1° e battezzata il 5 aprile 1637, padrino il cardinale Barberini, madrina Anna Colonna, moglie di Taddeo Barberini. In quello stesso fonte battesimale, il 21 ottobre 1606 era stata battezzata la loro madre, Margherita Cleria Mazzarino. Altri atti inediti che ho avuto modo di riportare alla luce per la prima volta.

Resta da capire come sia sorto questo enigma, e ciò solo basta per invitarmi a proseguire nel lavoro di ricerca. Certo è invece che tra pochi giorni, il 27 maggio, potremo celebrare i 390 anni dalla nascita e prepararci fin d’ora a dare degno risalto, nel 2035, al quarto centenario di Laura, Duchessa di Modena.

Gilioli*Studioso e consigliere del Senato