REDAZIONE MODENA

"Istituiamo una commissione"

L’interrogazione sul Protocollo d’intesa per l’affido è stata trasformata in interpellanza su richiesta del gruppo Pd. Il dibattito è stato...

L’interrogazione sul Protocollo d’intesa per l’affido è stata trasformata in interpellanza su richiesta del gruppo Pd. Il dibattito è stato aperto da Francesco Antonio Fidanza che, dopo aver rilevato i risultati positivi del Protocollo, ha offerto qualche suggerimento in vista del suo rinnovo, a partire dal dato degli 84 affidi in corso, "un numero molto più basso rispetto agli anni scorsi. Bisognerebbe capire a cosa è dovuto, perché le statistiche e la realtà ci dicono che le famiglie bisognose non stanno diminuendo".

Luca Barbari ha affermato che una realtà bella come quella delle famiglie accoglienti "non nasce dal nulla, ha bisogno di un contesto favorevole, come la rete che si è creata a Modena con le istituzioni che possono fare molto per garantire un’accoglienza a tutti i minori che ne hanno bisogno. Il Protocollo va in questa direzione, come anche il Piano regolatore sociale, previsto nel programma di mandato, che può essere utile per promuovere e favorire le forze che arricchiscono il nostro tessuto sociale".

Per Fratelli d’Italia, Elisa Rossini ha detto che "la diminuzione del numero degli affidi potrebbe non essere solo negativa ma derivare anche dall’implementazione delle altre azioni di supporto che permettono al minore di crescere nella famiglia di origine". Rossini, infine, ha rinnovato la richiesta di una commissione consiliare dedicata al tema.

Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha affermato che "l’affido deve essere sempre l’extrema ratio: in molti casi, le famiglie con un aiuto professionale esperto sono in grado di risolvere i loro problemi. Si interviene solo quando è necessario, e non devono esserci motivazioni deboli o superficiali, come è accaduto anche nelle nostre terre. Chiediamo dunque – ha proseguito – un’alta attenzione da parte delle amministrazioni e che i servizi siano organizzati con persone competenti ed equipe multidisciplinari. L’affido familiare, quando è necessario, va preferito all’istituto. Dobbiamo fare il possibile per favorirlo e ringrazio le famiglie che si mettono a disposizione, ma non possiamo rischiare di fare scelte sbagliate".