"La casa green fa risparmiare sulle bollette. Consumi ridotti anche del 70 per cento"

Modena: viaggio tra i residenti dell’Ecovillaggio di Montale, quartiere residenziale a impatto zero. "Usiamo fotovolaico e solare termico"

La crisi energetica attanaglia le famiglie e si intreccia con la necessità di puntare sulle rinnovabili e di rendere gli edifici più green. L’edilizia ha fatto passi da gigante e le nuove costruzioni sono senza dubbio ’a risparmio energetico’. Anche grazie al superbonus molti palazzi datati sono stati rimodernati con cappotti e fotovoltaico e questo pesa, ma in modo positivo, sulle bollette.

L’imprenditrice Silvia Pini con Stefano Pirola, residente all’Ecovillaggio di Montale
L’imprenditrice Silvia Pini con Stefano Pirola, residente all’Ecovillaggio di Montale

All’Ecovillaggio di Montale, quartiere residenziale a impatto zero, i residenti non si preoccupano del caro energia e del caro gas. "Le nostre - spiega Silvia Pini, imprenditrice e ideatrice di Ecovillaggio - sono case ecologiche a risparmio energetico, capaci di ridurre i consumi del 70-80%. Non emettono CO2 o polveri sottili e utilizzano fonti rinnovabili come il fotovoltaico e il solare termico per la produzione di gran parte dell’energia necessaria".

Il punto di partenza è la natura. "La natura ha un andamento perfetto, all’interno del quale dobbiamo solo inserirci, cogliendone il massimo dei benefici. I nostri edifici sono disposti in base al sole, dove sorge, come si comporta d’inverno e d’estate e hanno un cappotto che evita ponti termici. Tutto questo è determinante per il risparmio energetico, ci permette di utilizzare meno riscaldamento e raffreddamento, senza sprechi e avendo bisogno di pochissima energia. L’obiettivo non è sostituire il gas con le rinnovabili, o meglio non solo, ma avere sempre meno bisogno di energia in generale. E questo si riflette sui costi: se in un anno spendi sui 200-300 euro, il costo dell’energia elettrica può anche raddoppiare, ma non ti cambia lo stile di vita della famiglia. Con una sola bolletta di una casa normale, qui si fa tutto l’anno".

Stefano Pirola abita in Ecovillaggio da quasi 10 anni. "Noi ci troviamo benissimo qui. Fino all’anno scorso i consumi erano perfetti e i costi contenutissimi. Anche utilizzando solo l’energia elettrica non ci sono consumi esagerati di elettricità: l’appartamento è coibentato e c’è pochissima dispersione di calore, quindi sia d’inverno che d’estate il riscaldamento o il raffrescamento lo usiamo poche ore al giorno". Per quanto riguarda quest’anno, anche la loro bolletta è aumentata, ma non quanto per gli altri.

"A parità di consumi, la bolletta è raddoppiata, ma solo perché il costo dell’energia elettrica è aumentato. E comunque resta più bassa, dato che quando ci siamo trasferiti spendevamo sui 300 euro all’anno. In più non avere il gas è un grande vantaggio: rispetto a dove abitavo prima, con quello che risparmio ci pago una rata di mutuo all’anno. Il fatto di avere bassi consumi aiuta".

"Non è solo un fatto di risparmio energetico, che è comunque imprescindibile, ma anche di salute. – prosegue Silvia Pini – Chi abita in una casa energivora avrà sempre più difficoltà. Tutte le macchine che fanno raffrescamento non sono programmate per reggere queste temperature. L’estate appena passata sarà considerata la più fresca di quelle che verranno. Per cui lavorare sull’urbanistica e sull’involucro, permette di quasi staccarsi dall’evoluzione tecnologica. E questo è necessario considerando i cambiamenti climatici in atto. A questo uniamo un utilizzo del verde, dune e avvallamenti per raccogliere l’acqua, che è un bene preziosissimo di cui avremo sempre più bisogno. Tutta l’acqua piovana di Ecovillaggio, anche quella captata dai tetti, viene raccolta e messa nella falda acquifera sottostante. I materiali ci sono, e pure le tecnologie. Tutto quello che abbiamo concretizzato è solo buonsenso".