VALENTINA REGGIANI
Cronaca

La festa per i 25 anni di Arcigay: "Lotta contro le discriminazioni"

Talk, dibattiti, concerti ma, soprattutto, sensibilizzazione. Ieri a Modena, all’interno della Tenda Arcigay Modena ’Matthew Shepard’ ha celebrato i suoi...

Talk, dibattiti, concerti ma, soprattutto, sensibilizzazione. Ieri a Modena, all’interno della Tenda Arcigay Modena ’Matthew Shepard’ ha celebrato i suoi primi 25 anni tutti dedicati all’impegno per i diritti Lgbtqia+.

Per celebrare il traguardo è andato in scena infatti un grande evento sostenuto dalla Fondazione di Modena. Il festival, intitolato ’Siamo Ancora Queer’, è stata una giornata di cultura, politica e arte dedicata alla comunità queer, con incontri, spettacoli e momenti di confronto, come spiegato dagli organizzatori. "Festeggiamo i primi 25 anni di attivismo, lotta e resistenza – sottolinea la presidente Angelica Polmonari –. Dal 2000 Arcigay Modena si occupa di promuovere diritti umani e il benessere delle persone Lgbtqia+ attraverso attività di rappresentanza istituzionale e politica, sensibilizzazione, formazione e iniziative di aggregazione affinchè membri e membre della comunità possano sentirsi sempre meno soli e parte di una grande famiglia, in grado di accoglierli e valorizzarli".

Dalle 15 alle 24 hanno avuto luogo presentazioni di libri, talk tematici, concerti, laboratori esperenziali, dj set, un queer speed date dove hanno esposto il proprio materiale informativo le associazioni ‘Casa contro la violenza’ e ’Non una di Meno’. "Sono stati messi a disposizione test rapidi in uno stand salute per Hiv e Sifilide – spiega ancora Polmonari – e nell’arco della serata sono state trattate tematiche di attualità con un focus soprattutto sui diritti delle persone transgender, lesbiche che anche a Modena sono tuttora invisibili e maggiormente esposte ad attacchi e discriminazioni".

Nel corso del festival è andato in scena poi un confronto con gli ex presidenti: Giorgio dell’Amico, Alberto Bignardi e Francesco Donini: "Proprio per proiettarci in un futuro di maggiori diritti e tutele – conclude Angelica –. L’Italia si è tristemente confermata quest’anno la 35esima nazione su 49 all’interno del continente europeo per strumenti normativi e politici a riconoscimento e protezione delle vite Lgbt".