
Il Comune ha previsto un bando per un affidamento di 9 anni. La spesa stimata è di 52 milioni di euro. Chi vince sarà operativo a inizio 2026. .
Il Comune nei prossimi giorni indirrà una gara a evidenza pubblica per l’affidamento della gestione del servizio di illuminazione pubblica e degli impianti semaforici a Modena della durata di 9 anni, comprendente la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni.
Si tratta del primo bando in assoluto previsto dal Comune di Modena sul tema illuminazione. L’argomento era stato sollevato lunedì in Consiglio da Fratelli d’Italia che aveva contestato le continue proroghe delle concessioni.
La giunta ha dato dato il via libera alla delibera proposta dall’assessore all’Economia e Rapporti con le partecipate Paolo Zanca, che approva il progetto per il servizio pubblico locale e la relazione sulla scelta della modalità di gestione a rilevanza economica, stimando una spesa complessiva pari a poco più di 52 milioni di euro per l’intera durata del contratto (9 anni). L’avviso verrà pubblicato nei prossimi giorni e, visti i tempi per lo svolgimento della procedura di gara, l’affidamento sarà operativo presumibilmente a inizio 2026; fino ad allora il servizio sarà gestito mediante atto d’obbligo da Hera spa.
Il servizio, spiegano dal Comune, "dovrà avere un costo annuo inferiore rispetto al costo storico sostenuto dall’amministrazione e sarà fornito attraverso un contratto di prestazione energetica (non più convenzione), che comprenda sia il servizio luce che quello semaforico, nel quale saranno indicati gli obiettivi di prestazione che devono essere garantiti al Comune. Dovrà inoltre rispettare i criteri ambientali minimi e garantire il ricorso a fonti rinnovabili per una quantità minima del 50 per cento elevabile fino al 100 per cento di energia elettrica utilizzata per il servizio da offrire in sede di gara".
Il Comune ha poi valutato opportuno inserire, come aspetti qualificanti del contratto, "una serie di elementi di miglioramento tecnologico, che i partecipanti stessi potranno proporre, anche in base alle disponibilità di investimento dell’Amministrazione".
Tra questi, il completamento del passaggio a led con la sostituzione degli impianti al raggiungimento dell’80 per cento della vita utile, l’implementazione del sistema di tele gestione della rete e del telecontrollo punto-punto, l’accorpamento di quadri elettrici esistenti, la sostituzione di alcuni pali, l’implementazione di attraversamenti pedonali luminosi, in prossimità delle scuole e delle fermate bus; progetti di illuminazione speciale e relamping di corpi illuminanti di arredo su aree verdi parchi e giardini, percorsi ciclo-pedonali, portici, patrimonio storico e architettonico; e il potenziamento progressivo di impianti semaforici con segnale sonoro oltre all’eliminazione delle barriere architettoniche per permettere la massima autonomia a persone disabili. La rete di illuminazione pubblica e semaforica dovrà inoltre fungere da supporto al sistema di smart city.