
Carabinieri
Modena, 24 marzo 2023 – Entro la giornata di oggi sarebbe dovuto salire su un traghetto diretto in Sardegna, essendo stati disposti nei suoi confronti gli arresti domiciliari a casa della madre, a Iglesias. Mercoledì mattina, però, è stato raggiunto all’interno di un convoglio in disuso alla stazione piccola, diventato la sua dimora e condotto in carcere, a seguito dell’ordinanza di aggravamento della misura cautelare. A finire in manette e per l’ennesima volta, il famoso ‘spaccavetri’ sardo.
Parliamo del 45enne divenuto l’incubo degli automobilisti modenesi. Infatti il 45enne per mesi ha vandalizzato e ripulito le vetture parcheggiate la sera in particolare in centro storico. Il sardo era stato alla fine ammanettato dagli agenti della volante a fine febbraio, dopo essere stato beccato in via Saliceto Panaro mentre, con un frangivetro tra le mani, vandalizzava l’ennesima auto parcheggiata. Nei suo confronti erano stati così disposti i domiciliari nell’abitazione della madre a Iglesias, ma l’uomo era finito nuovamente in manette per evasione e ricettazione. "Non posso tornare a casa, in Sardegna – aveva spiegato al giudice – non ho soldi e neppure documenti". La settimana scorsa il sardo è stato nuovamente arrestato per tentato furto dai carabinieri: il ladro seriale era stato bloccato mentre tentava di rubare nelle auto parcheggiate all’esterno dell’Esselunga e il giudice aveva disposto nuovamente nei suoi confronti i domiciliari a casa della madre, in Sardegna: il provvedimento era stato inviato direttamente alla polizia portuale di Livorno. Mercoledì mattina, però, i militari modenesi hanno dato esecuzione a un’ordinanza di aggravamento di misura cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Emilia nei confronti del 45enne. L’uomo, il 25 febbraio scorso, aveva tentato di impossessarsi di alcuni prodotti in un negozio di Reggio Emilia e il giudice aveva disposto sempre i domiciliari in Sardegna. Misura ovviamente violata. Da qui l’aggravamento e, mercoledì, l’arresto. I colpi messi a segno dall’uomo erano diventati praticamente quotidiani e avevano destato un certo allarme tra i cittadini soprattutto in centro storico e in zona Sacca. Prima dell’arresto, a febbraio, il sardo era stato trovato dalla polizia in un casolare abbandonato con diversa refurtiva tra le mani: merce sottratta proprio da diverse vetture ripulite nelle ultime settimane.