GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

L’ordine dei medici: "Piattaforma comune per segnalare i casi"

La proposta Uil: "Una piaga che minaccia il sistema"

Operatori sanitari al lavoro (foto d'archivio)

Operatori sanitari al lavoro (foto d'archivio)

Modena, 13 marzo 2025 – "Una piattaforma comune per segnalare i casi e analizzarli, allo scopo di avere un quadro complessivo e adottare opportune strategie di prevenzione". Lo chiede l’Ordine dei medici, chirurghi e odontoiatri di Modena commentando l’incontro di ieri a Modena in occasione della Giornata di prevenzione contro la violenza sugli operatori sanitari. "È stato un confronto positivo e utile – rimarcano la vicepresidente dell’Ordine dei medici Laura Casari e il tesoriere Stefano Reggiani –. Anche l’Ordine dei medici di Modena ha istituito nel 2017 un osservatorio sulla violenza ai sanitari". L’Osservatorio raccoglie le segnalazioni di violenza subita dai medici e dagli odontoiatri che operano in strutture ospedaliere, sul territorio compreso i liberi professionisti.

"In passato il presidente, il dottor Curatola, ha presentato un esposto alla procura della Repubblica in merito e non v’è dubbio che, anche grazie alle nostre azioni di sensibilizzazione, in questi ultimi anni sia aumentata l’attenzione delle istituzioni verso questo preoccupante fenomeno. L’inasprimento delle pene è positivo, così come l’impegno delle aziende sanitarie ad aumentare la sorveglianza". Tutto questo, però, prosegue l’Ordine, "rischia di servire a poco se non cambia il clima culturale. Speravamo che la fine dell’emergenza Covid riportasse un po’ di serenità nei rapporti medico-paziente. Purtroppo questo non si è verificato – sottolineano Casari e Reggiani –. Negli ospedali, i reparti più a rischio, come psichiatria e i pronto soccorso, le situazioni delicate, unite alle carenze di personale, possono creare un mix potenzialmente rischioso per gli operatori, nonostante l’impegno profuso dalle forze dell’ordine e dalla vigilanza".

L’Ordine rivolge un appello ai cittadini: "Metteteci in condizione di lavorare in serenità e sicurezza. Per tutelare efficacemente la salute della popolazione è indispensabile la collaborazione di tutti".

Sulla piaga delle aggressioni interviene anche la Uil. "Di fronte a questa emergenza – osserva Nicola Maria Russo, segretario generale Territoriale di Modena e Reggio – è fondamentale un impegno concreto e coordinato. Le istituzioni sono chiamate a rafforzare le misure di sicurezza e a garantire la protezione legale dei professionisti sanitari". Parallelamente, "è necessario promuovere una cultura di rispetto e collaborazione, sensibilizzando la cittadinanza sul valore del lavoro svolto dagli operatori sanitari e sull’importanza di un ambiente di lavoro sicuro e sereno".

La Uil evoca un "un cambiamento culturale: la lotta contro le aggressioni ai sanitari richiede un cambiamento culturale profondo. Solo attraverso un’azione sinergica tra istituzioni, operatori sanitari e cittadini sarà possibile creare un ambiente di lavoro in cui la sicurezza e il rispetto siano valori fondamentali". Questa situazione "non solo compromette la sicurezza individuale, ma minaccia la stabilità dell’intero sistema sanitario, mettendo a rischio la capacità di fornire cure adeguate alla popolazione".