La festa per i sessant’anni della Mantovanibenne, azienda metalmeccanica mirandolese fondata da Alberto Mantovani, affermatasi nella produzione di benne per escavatori e attrezzature idrauliche per demolizione, è diventata occasione per celebrare la saga di una famiglia che si prepara a salutare l’arrivo della quarta generazione. La ricorrenza, che coincide anche col sessantesimo anniversario di matrimonio del capostipite con Franca, ha raccolto nella sede di via Righi tanti volti noti dell’ imprenditoria locale e delle istituzioni. Presenti anche il presidente Confindustria Emilia Valter Caiumi, che ha consegnato ad Alberto Mantovani una targa ricordo, il sindaco di Mirandola Alberto Greco, il presidente Ucman Alberto Calciolari, i sindaci di San Prospero, di San Possidonio, di San Felice e Concordia, oltre all’ex vescovo di Carpi Cavina. Tutto è partito da una piccola officina a Quarantoli. "Siamo cresciuti grazie alla forza e alla determinazione di mio padre – ha ricordato la figlia Roberta attraverso un video trasmesso all’inizio della cerimonia – che ha fatto del suo mestiere una missione di vita, mettendoci mente e cuore, quello stesso cuore che ci ha messo mia madre Franca che attraverso i suoi insegnamenti, la sua discrezione e la sua presenza in ogni momento è stata sempre a fianco di mio padre Alberto, aiutandolo a costruire questa grande impresa". Oggi Mantovanibenne, 65 dipendenti, è solo una parte del Gruppo MBI, una "multinazionale tascabile, con sedi produttive anche in Bulgaria e Cina, e commerciali in Francia e Germania, che conta circa 150 maestranze e realizza un fatturato di 35 milioni di euro. Alla guida c’è sempre Alberto, 86 anni che presiede il Cda, ma l’azienda ormai da anni poggia sulle spalle del figlio Paolo, amministratore delegato, e di Roberta, cui è affidata l’amministrazione e la gestione finanziaria. Dietro di loro incalza, però, già la terza generazione: Lorenzo, direttore di produzione, e Jacopo, che si occupa di marketing internazionale. "Sono 60 anni passati bene – ha detto Alberto – perché grazie ai nostri tecnici abbiamo raggiunto in certi settori la migliore qualità, come ad esempio per le cesoie, dove siamo al top internazionale. Questo mi inorgoglisce: fare bene le cose ed esserne fiero. Poi, mi inorgoglisce la presenza della mia famiglia, che ha per me ha un valore eccezionale, in quanto certezza della continuità di potere arrivare al traguardo dei 100 anni". Annunciata in questa occasione l’istituzione di una borsa di studio intitolata alla memoria Walter Belluzzi, fondamentale figura della Mantovanibenne, scomparso da poco, in favore di uno studente dell’istituto dove lui si è diplomato, il Galilei di Mirandola. "Oggi, grazie alle filiali estere, il nome di Mantovani per la qualità che esprime – ha detto il sindaco di Mirandola Greco -, frutto di un lavoro che combina insieme tradizione ed innovazione, è riconosciuto nel mondo e con esso anche quello di Mirandola, la nostra città. E questo perché il legame col territorio, quello che ha visto questa azienda crescere, non è mai venuto a meno. Come pure non è mai venuta meno quell’indole familiare che da sempre la caratterizza e che oggi rappresenta un valore aggiunto in grado di fare la differenza: sui mercati, nel lavoro, nella vita".
Alberto Greco