REDAZIONE MODENA

Maserati, produzione record "Il 2022 segna un +45,3%"

Fim Cisl: "Con l’impianto di verniciatura personalizzata si creeranno nuovi posti"

Maserati, produzione record "Il 2022 segna un +45,3%"

Il 2022 è stato un anno positivo per lo stabilimento Maserati di Modena. La produzione infatti ha raggiunto le 1.250 unità (+45,3% rispetto al 2021). Lo rende noto il sindacato metalmeccanici Fim Cisl nazionale, che ha diffuso e analizzato i dati della produzione Stellantis Italy nel 2022.

"La crescita consistente registrata l’anno scorso a Modena è dovuta al fatto che la produzione si è spalmata per tutto l’anno, mentre nel 2021 il lancio produttivo della Maserati MC20 iniziò nel mese di aprile – spiega Alessandro Gamba, segretario aggiunto della Fim Cisl Emilia Centrale – L’aumento dei volumi ha consentito la saturazione della capacità produttiva del plant di Modena. Altrettanto importante per consolidare la presenza Maserati a Modena è l’investimento in corso sul nuovo impianto di verniciatura, denominato FuoriSerie, dedicato alla personalizzazione dei modelli del Tridente, che determinerà un impatto positivo a livello occupazionale".

Nei due siti Stellantis di Modena sono occupati, oltre ai circa 200 diretti di produzione Maserati, più di mille ingegneri impegnati nelle attività di progettazione e sviluppo al servizio di tutte le realtà di Stellantis Italy. "Per noi è fondamentale che questa importante realtà abbia una sua continuità e non subisca ridimensionamenti", conclude il segretario aggiunto Fim Cisl Emilia Centrale Alessandro Gamba.

Dopo quattro anni la produzione di Stellantis torna a crescere non solo a Modena ma in tutti gli stabilimenti italiani, grazie soprattutto al lancio dei nuovi modelli. In Italia tra auto e furgoni nel 2022 - secondo la Fim Cisl - sono state prodotte 685.753 unità, l’1,8% in più del 2021. Il segno resta, invece, negativo rispetto al 2019 con un calo del 16,3% (-8,7% le auto e -29,7% i veicoli commerciali), dovuto soprattutto alla mancanza dei microchip. Secondo la Fim, la difficoltà nelle forniture di componenti, che continuerà anche nel 2023 provocando altri fermi produttivi, ha determinato lo scorso anno la perdita di circa 200.000 vetture. "Dal 2017 si è perso un terzo della produzione, scesa da 1.035.454 a 685.753 unità. C’è ancora molto da lavorare. Perciò riteniamo importante che il ministro Urso convochi subito il tavolo ministeriale Stellantis" spiega il segretario nazionale della Fim Ferdinando Uliano. "Dobbiamo verificare concretamente - aggiunge - l’arrivo nel nostro paese dei nuovi investimenti previsti dal Piano Dare Fowards, necessari al lancio di nuove produzioni". Uliano chiede al governo un piano per il settore dell’auto perché "gli incentivi non bastano".