Modena, abbandonato dai genitori adottivi: “Ridatemi almeno le mie foto"

La storia di Douglas, 26enne brasiliano: “Ho commesso reati di cui mi vergogno, ma il carcere mi ha dato opportunità”

Douglas, abbandonato dai genitori adottivi dopo solo 4 giorni

Douglas, abbandonato dai genitori adottivi dopo solo 4 giorni

Modena, 28 marzo 2023 – "C’è una domanda che mi porto dentro e che mi logora: vorrei sapere perché sono stato abbandonato dopo soli cinque giorni e perchè non mi hanno dato una possibilità in più. Me la meritavo". Sono queste le parole dure e piene di sofferenza di Douglas, il 26enne brasiliano, adottato nel paese d’origine da due coniugi di Cremona e abbandonato dopo soli cinque giorni, nel 2007, quando non aveva neppure dieci anni.

Grazie all’aiuto dell’avvocato Gianluca Barbiero, conosciuto in carcere a Modena, il giovane ha denunciato i genitori, condannati dal giudice di Cremona a 3 mesi di reclusione per avergli fatto mancare i mezzi di sussistenza e per essersi sottratti agli obblighi di assistenza e a una provvisionale di 10 mila euro.

La sentenza è stata confermata dalla Corte d’Appello di Brescia nel 2021 ma ora l’avvocato sta iniziando una causa civile affinchè Douglas, con una invalidità del 100 per cento, possa avere ciò di cui è stato privato almeno sotto l’aspetto economico. Perchè purtroppo il vuoto causato dalla perdita dell’amore di cui è stato privato difficilmente potrà essere colmato.

"Sono stato portato via dal Brasile contro la mia volontà. Sono arrivato in un posto dove non conoscevo nessuno, neppure la lingua. Vorrei davvero sapere cos’è successo in soli quattro giorni: è solo grazie all’avvocato che oggi trovo la forza di raccontare. Dopo essere stato allontanato sono finito in una casa famiglia, in provincia di Cremona chiusa poi per abusi su minori. Da quel momento sono passato da una comunità all’altra. Ero l’unico bambino che non aveva contatti con l’esterno, perchè non avevo nessuno al di fuori della comunità. Io scappavo, cercavo libertà. Ho compiuto 18 anni e dopo un breve periodo in una struttura – continua – non avendo un posso fisso dove stare ho cercato di sopravvivere. Ho commesso reati di cui mi vergogno ma che sono stato costretto a commettere. Ma grazie al carcere, oggi, sto riuscendo a rimettermi in piedi. Il carcere mi ha dato opportunità che prima non avevo. Oggi quello che chiedo è la verità, capire perchè sono stato abbandonato, perchè non sono stato aiutato dai miei genitori o dai servizi sociali". Douglas non vede un futuro davanti a sé. "So solo che mi piace la musica – spiega – e vorrei intanto ricostruire il mio passato attraverso i video e le foto di quando ero piccolo, che i miei genitori non mi hanno mai restituito. La cosa che desidero di più? La verità".

"Ora inizieremo la causa civile – sottolinea l’avvocato del 26enne – in sede penale sono state riconosciute le responsabilità dei genitori e ora vogliamo che a Douglas vengano riconosciuti quantomeno i diritti che avrebbe dovuto avere come figlio: tutto ciò che non ha mai potuto fare, dalla scuola, all’università oltre al trauma psicologico".