VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Omicidio volontario, indagine. Psicoterapeuta di 78 anni trovato in casa senza vita con la cintura stretta al collo

Il corpo dell’uomo, che viveva in un appartamento in via Stufler, è stato scoperto il 26 luglio. La polizia ha ricevuto una segnalazione. Aperto un fascicolo contro ignoti, nessuna ipotesi è esclusa .

Il corpo dell’uomo, che viveva in un appartamento in via Stufler, è stato scoperto il 26 luglio. La polizia ha ricevuto una segnalazione. Aperto un fascicolo contro ignoti, nessuna ipotesi è esclusa .

Il corpo dell’uomo, che viveva in un appartamento in via Stufler, è stato scoperto il 26 luglio. La polizia ha ricevuto una segnalazione. Aperto un fascicolo contro ignoti, nessuna ipotesi è esclusa .

Aveva dedicato la sua vita all’ascolto degli altri e per tanti era diventato un po’ un mentore, una guida. Il suo futuro era già scritto: avrebbe dovuto raggiungere a breve l’amata figlia, a Roma. Eppure qualcosa di terribile è accaduto nella sua villetta al piano terra di via Enrico Stuffler dove, lo scorso 26 luglio, è stato trovato privo di vita. Lo psicoterapeuta di 78 anni. Raffaele Marangio, è stato trovato morto sul pavimento: quando i poliziotti sono giunti sul posto, il cadavere era in posizione supina e con una cintura stretta al collo. La procura di Modena, che ieri ha diffuso un comunicato, ha aperto un fascicolo per omicidio volontario contro ignoti e le indagini sono affidate alla squadra mobile. Una morte violenta, dunque. L’uomo non rispondeva alla figlia da almeno due giorni: il decesso deve essere avvenuto almeno 48 ore prima del rinvenimento del corpo. Ecco perchè i familiari avevano lanciato l’allarme, chiedendo ad alcuni amici di verificare se il 78enne stesse bene. Gli stessi, non trovando le chiavi di casa del professore, avevano poi allertato le forze dell’ordine e subito dopo erano accorsi i pompieri e i sanitari del 118: una volta aperta la porta, la macabra scoperta. L’uomo era a terra, privo di vita; il corpo in posizione supina e una cintura stretta attorno al collo. Il pensionato era vestito: all’apparenza nessuna traccia ‘sospetta’ sul corpo. L’indagine è per omicidio, appunto ma allo stato attuale non si esclude neppure il gesto volontario. Sulla morte dell’uomo al momento aleggia il mistero: attorno al corpo, nella stanza spoglia vi erano due sedie sotanto e alcuni scatoloni: a giorni l’uomo avrebbe dovuto firmare il rogito per la vendita della propria abitazione. I progetti futuri lo ‘vedevano’ a Roma, con la figlia. Nella capitale vive anche l’ex moglie di Marangio e la casa era già stata svuotata. Le indagini, lo scorso 26 luglio sono partite subito: sul posto, oltre alla volante, alla mobile, al sostituto procuratore della repubblica e al medico legale hanno lavorato per ore gli agenti della scientifica. Pare che l’abitazione, ora posta sotto sequestro non presentasse segni di effrazione ma l’ambiente è stato passato al setaccio. Si scava ovviamente nella vita del professore e, soprattutto, nelle recenti frequentazioni. Risulterà fondamentale ricostruire le ultime ore di vita dell’uomo, così come gli ultimi contatti – diverse le persone sentite in questi giorni come informate sui fatti – ed eventualmente qualche elemento potrebbe arrivare dai filmati della videosorveglianza della zona. A quanto pare i vicini, però , non hanno visto nulla di sospetto in quei giorni.

"Ci siamo resi conto che qualcosa era accaduto notando lo spiegamento di forze dell’ordine", spiega una donna che vive nella palazzina di fronte. "Lo conoscevo solo di vista – ha affermato un altro signore – ma lo vedevo sempre passare solo per andare al bar o fare la spesa". Tre anni fa Marangio era andato in pensione, dopo anni dedicati alla psicologia.

Aveva formato tantissime persone che oggi sono sotto choc per la sua morte. Chiusa nel proprio dolore la figlia dell’uomo che ha fatto sapere di aver fiducia nelle indagini e di essere in attesa di poter portare la salma del padre a Roma al fine di dargli degna sepoltura. "Stiamo aspettando che vengano effettuati tutti gli accertamenti sotto segreto istruttorio. La salma ancora non è stata liberata, siamo in attesa degli esiti dell’autopsia – fanno sapere i legali della famiglia, Luca Brezigar e Domenico Ippolito – Questa situazione potrebbe essere foriera di una aggressione o una situazione violenta. Una volta capita la causa, cercheremo di capire cosa possa essere accaduto. Noi, da parte nostra, abbiamo fornito tutte le indicazioni del caso per capire cosa possa essere successo e abbiamo nominato un nostro consulente, che ha preso parte alle operazioni peritali", concludono i legali. Secondo i primi esiti dell’accertamento medico legale, l’uomo sarebbe morto per asfissia e non per ‘strozzamento’. Potrebbero avergli stretto quella cintura al collo con l’intento di ucciderlo? Se di omicidio si è trattato, qual’è il movente? Le indagini sono ora in corso.